domenica, Aprile 28, 2024

Guerra in Ucraina, parla il governatore del Donetsk: “La situazione sembra sotto controllo anche se è forte la tensione per l’avanzata russa”

La situazione sembra “sotto controllo”, anche se “è forte la tensione” nel Donetsk, la regione ucraina a cui appartengono Mariupol assediata e Kramatorsk dove ieri, dopo la strage alla stazione ferroviaria, “sono stati colpiti uno stabilimento industriale ed altre infrastrutture, ma per fortuna non ci sono state vittime”. Ne parla con l’Adnkronos il Governatore del Donetsk, Pavlo Kyrylenko, che spiega: “L’esercito di Putin è in avanzata da nord verso il Donetsk, in particolare dal confine con l’oblast di Kharkiv e da sud verso Avdiivka, Makiivka, Kransnohorivka, città confinanti con la Donetsk occupata. Sono quindi continui gli attacchi tattici in quest’area. Ieri ad esempio ce n’è stato uno al confine con Rutzky, sono stati distrutti 3 veicoli corazzati russi, un altro veicolo militare e due carri armati”. Nonostante ciò si legge sui media che l’atmosfera nel Donetsk, a parte alcuni casi, appare tranquilla. Risponde a verità? “È vero. Nonostante le condizioni di guerra la vita continua, i negozi sono aperti, la pubblica amministrazione funziona, i soccorsi umanitari arrivano attraverso corridoi…La gente capisce che è la nostra terra che dobbiamo difendere”, risponde il Governatore. “Sappiamo infatti che ci sono state ricollocazioni di militari russi anche nella nostra regione. Si parla di cifre di 30-50 battaglioni tattici, che corrispondono a 50mila unità russe effettive. Ma dobbiamo aspettare l’offensiva per capire esattamente quanti sono. Forse – aggiunge – può suonare pesante come affermazione ma nelle condizioni in cui ci troviamo direi che il numero di persone che loro arruoleranno, le conteremo quando saranno morte”. Sono arrivati rinforzi di armi e militari per l’esercito ucraino? “Le abbiamo ricevute, ma va considerato il fatto che la Russia sta concentrando tutte le sue forze per entrare nella regione di Donetsk, per distruggerla e conquistare il confine amministrativo della Regione. Noi siamo in attesa del combattimento più feroce e abbiamo bisogno di un ulteriore sostegno per quanto riguarda la forza aerea, le armi antimissile e anticarro”, risponde Kyrylenko. Lo scenario è drammatico tanto che “i civili cercano di lasciare la regione il prima possibile, alla luce di ciò che hanno visto accadere a Mariupol. Ed anche l’amministrazione regionale li sta incoraggiando in questa direzione. Dal 24 febbraio dal Donetsk sono state evacuate 240mila persone e l’evacuazione continua. Stiamo cercando di sfruttare tutte le possibili modalità: pulmann, treni…Nel nostro territorio vivevano 1.648.000 abitanti, adesso sono rimasti in 400mila”. Ci sono però anche gli irriducibili, che non vogliono abbandonare la loro terra? “Sì, è vero – conferma il Governatore – Ci sono persone che non vogliono andar via come a Kramatorsk dove ancora vivono in 40mila, prima gli abitanti erano 200mila – ricorda – E’ necessario lavorare per convincerli. Ciò che abbiamo riscontrato dal 24 febbraio è che la gente non crede che l’escalation possa colpirli. Non vuole lasciare la propria casa. Solo quando arrivano i colpi dell’artiglieria pesante, dei lancia razzi, delle bombe, allora cambiano opinione. E cercano di fuggire, ma ormai in condizioni critiche”.
Redazione
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