sabato, Maggio 11, 2024

Guerra in Ucraina, parla l’ex premier Tymoshenko: “I missili russi su Leopoli diretti contro il mondo intero è il messaggio che Putin vi sta mandando”

I missili russi su Leopoli ”sono missili diretti contro il mondo intero, è il messaggio che Putin vi sta mandando, ed è una campana che sta suonando molto forte. Sta oltrepassando molte ‘ red lines ‘, perciò l’Europa è in pericolo. Anzi, il mondo è in pericolo”. E’ quanto ha detto in una intervista a La Repubblica Julija Tymoshenko, ex premier dell’Ucraina, protagonista della Rivoluzione arancione contro la vittoria alle presidenziali di Yanukovich nel 2004. Sul ritorno a Kiev dell’ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo l’ex premier dice di voler ”ringraziare non solo lui, che è molto coraggioso, ma anche il governo italiano. E’ un gesto importante di supporto all’Ucraina. Tutto quanto sta succedendo, a partire dai morti di Leopoli, non può che essere interpretato come un crimine di guerra. Sono bombardamenti indiscriminati. La responsabilità è di Putin, che per questo va punito”. Putin che Tymoshenko definisce ”un barbaro. Le spiego perché: l’aver lanciato una guerra contro un Paese pacifico, democratico ed europeo come l’Ucraina, è una conferma della sua natura barbarica. Ha incoraggiato l’eliminazione di anziani, donne, bambini. Questo non può essere descritto in altro modo che con quella parola: barbaro. E fascista. Qualcuno pensa che lui sia pazzo, io non credo. Ha una mente fredda, razionale, cinica. E dietro i suoi comportamenti c’è come un nucleo oscuro, qualcosa che arriva dal Medioevo più nero”. L’obiettivo di Putin, dice, ”è conquistare tutto il nostro territorio. Perciò questo è il momento della verità: lasciarlo fare, o fermarlo. Ma la vittoria non dipende solo dall’Ucraina. I leader dei Paesi democratici devono essere uniti contro di lui. L’attacco è stato inaspettato, il resto del mondo non era preparato. Le racconto una cosa: quando ero premier, nel 2008, Putin attaccò la Georgia. Molti analisti politici mi avvisarono: preparatevi, perché lui vuole l’Ucraina. Io pensai che era uno scenario impossibile, perché non c’erano territori contesi, non c’erano problemi. Ero sicura che l’Ucraina fosse intoccabile. Adesso non lo è più”. Di Zelensky ne parla come ”un presidente eletto democraticamente. Deve essere forte, E va aiutato. Non parlo solo degli ucraini, ma di tutto il mondo. Questo è molto importante per vincere. Prima della guerra io come leader dell’opposizione e il mio gruppo abbiamo avuto differenti visioni sulle politiche economiche e sociali. Lo abbiamo criticato molto, anche per non aver fatto abbastanza per le forze armate. Ma quando è caduto il primo missile, abbiamo cominciato subito a supportarlo. Ora non c’è opposizione, siamo una cosa sola. Un solo gruppo, e anche un solo cuore”.
Redazione
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