venerdì, Maggio 3, 2024

Guerra in Ucraina, Zelensky sulla copertina di Time: sfuggì alla cattura dei russi nelle prime ore dell’invasione del 24 febbraio

L’ultimo numero della rivista americana Time dedica la copertina al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. In un lungo articolo viene raccontata in dettaglio la vita quotidiana del leader ucraino dal suo “bunker”, il palazzo presidenziale di Kiev da cui da oltre due mesi il presidente e i suoi collaboratori guidano la risposta all’invasione russa. Per due settimane l’inviato di Time, Simon Shuster, ha seguito dal suo interno l’evoluzione degli eventi e osservato la routine del presidente, il lavoro di Zelensky e del suo staff giorno dopo giorno, dai loro uffici e dal palazzo che è diventato la loro casa. Time svela anche che le truppe russe arrivarono a pochi minuti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dalla sua famiglia nelle prime ore della guerra tanto che gli spari si potevano chiaramente distinguere dall’ufficio del presidente. I militari informarono Zelensky che squadre d’assalto russe si erano paracadutate a Kiev per uccidere o catturare lui e la sua famiglia, mentre le truppe ucraine combattevano i russi per le strade. Immediatamente la guardia presidenziale cercò di sigillare il complesso con qualsiasi cosa fosse disponibile: tavole di compensato, barricate della polizia. Zelenskiy ricorda bene l’alba del 24 febbraio. Dopo l’inizio dei bombardamenti, lui e la moglie Olena sono andati a dire alla figlia, 17 anni, e al figlio, nove, di prepararsi a fuggire da casa. “Li abbiamo svegliati”, ha detto Zelensky a Time. “C’erano esplosioni”. “Le guardie all’interno del complesso hanno spento le luci e hanno portato giubbotti antiproiettile e fucili d’assalto per Zelensky e a una decina di suoi aiutanti”, racconta Oleksiy Arestovych, un veterano dei servizi segreti militari ucraini. “Era un manicomio assoluto”. Secondo Shuster, le truppe russe hanno fatto due tentativi di prendere d’assalto il complesso mentre la famiglia di Zelensky era ancora all’interno. Alla sera, dopo aver rifiutato le offerte di un’evacuazione da parte delle forze statunitensi e britanniche che gli avrebbero consentito di istituire un governo in esilio, Zelensky è uscito nel cortile per registrare il primo videomessaggio. In quel momento, racconta, capì che era tutto cambiato, che il suo ruolo era cambiato: “Sei un simbolo. Devi agire come deve agire il capo dello Stato”.
Redazione
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