giovedì, Maggio 2, 2024

Nato, la Turchia è contraria all’ingresso della Finlandia nell’Alleanza atlantica

L’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato sarebbe un “errore” come quello dell’ingresso della Grecia nell’Alleanza Atlantica: lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il leader turco ha detto ai giornalisti che “non vuole che si ripeta lo stesso errore commesso con l’adesione della Grecia”, accusando Stoccolma ed Helsinki “di ospitare terroristi del Pkk”, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan. “Non abbiamo un’opinione positiva”, ha insistito Erdogan. Per poter fare parte della Nato, un Paese deve essere autorizzato dal proprio Parlamento prima di presentare la formale domanda. Oltre a dover essere uno Stato in Europa, ci sono anche diversi requisiti politici e sociali da dover presentare a dimostrazione di essere una democrazia libera. Ma l’accettazione alla Nato è vincolata al via libera da parte di tutti i Paesi membri, come riporta l’articolo 10 dello statuto. La Nato (North Atlantic Treaty Organization) è stata fondata nel 1949 dopo la fine della Seconda guerra mondiale e al principio contava 12 Paesi membri, considerati i suoi fondatori (tra questi figura l’Italia). L’Alleanza, nota anche come patto atlantico, ha conosciuto diverse fasi di espansione. La Grecia e la Turchia sono state ammesse nel 1952, la Germania Ovest nel 1955, la Spagna nel 1982. Lo slancio espansivo si è poi rinnovato dopo il crollo dell’Unione Sovietica e la dissoluzione del patto di Varsavia. La riunificazione della Germania ha portato dentro l’Alleanza anche i territori dell’est del Paese, nel 1990. Mosca sostiene durante questo passaggio Usa e Nato avrebbero garantito ai leader sovietici che l’Alleanza non si sarebbe allargata ulteriormente a oriente. Ma non esiste un documento che certifichi questa promessa e si ritiene che l’accordo si riferisse alla sola Germania Est (il crollo dell’Urss in quella fase era ancora impensabile) mentre invece la Russia ora sostiene fosse più ampio e includesse senz’altro anche la Polonia. Al summit di Washington del 1999 Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca entrarono a far parte dell’Alleanza. Al summit di Istanbul del 2004 fu la volta di altri sette Paesi: Bulgaria, Romania, Slovenia, Slovacchia nonché Lituania, Lettonia ed Estonia (ovvero le tre nazioni baltiche che facevano parte dell’Urss). Nel 2009 toccò ad Albania e Croazia, nel 2017 al Montenegro, nel 2020 alla Macedonia del Nord. Al summit di Bucarest del 2008 fu deciso che Ucraina e Georgia avrebbero potuto un giorno entrare nell’alleanza mentre nel 2010 la Bosnia-Erzegovina fu invitata al Membership Action Plan (Map).
Redazione
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