venerdì, Marzo 29, 2024

E’ Alessio D’Amato (assessore alla Sanità della Regione Lazio) il candidato del centrosinistra per battere il centrodestra alle elezioni regionali 2023

E’ Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, il papabile candidato del centrosinistra in pole per battere il centrodestra alle elezioni regionali 2023. E’ quanto emerge dal primo di una serie di sondaggi realizzati da ‘Euromedia Research’ di Alessandra Ghisleri per Adnkronos. In assenza di candidati già designati, l’indagine ipotizza una sfida tra personalità i cui nomi sono circolati per una possibile discesa in campo. La rilevazione è stata effettuata, su un campione di 1000 interviste telefoniche e web attraverso metodologia Cati, Cami e Cawi nel periodo 2-3 maggio, con lo scopo di raccogliere le opinioni e le percezioni degli elettori residenti nel Lazio rispetto alle elezioni regionali che si terranno nel 2023. Sia nell’ipotesi di un sfida contro il senatore Fi Maurizio Gasparri che in quella di una competizione contro il deputato Fdi Francesco Lollobrigida, la coalizione di centrosinistra avrebbe la meglio con D’Amato. E tra lo stesso D’Amato, Daniele Leodori, attuale vicepresidente regionale, ed Enrico Gasbarra, ex presidente della Provincia di Roma, solo il primo riuscirebbe a vincere sullo sfidante di centrodestra. In una prima ipotesi di voto, secondo il sondaggio, D’Amato otterrebbe il 52,5% contro il 47,5% di Gasparri. Leodori si fermerebbe al 45,2% contro il 54,8% di Gasparri mentre Gasbarra otterrebbe il 46,5% contro Gasparri al 53,5%. L’indagine rileva un percentuale di indecisi elevata, tanto da rendere instabile il dato. Nella ipotetica sfida D’Amato-Gasparri gli indecisi-astenuti sarebbero infatti il 46,9%, in quella Leodori-Gasparri gli indecisi-astenuti sarebbero il 46,2% mentre nell’ipotesi Gasbarra-Gasparri gli indecisi-astenuti sarebbero il 44,3%. Nella seconda ipotesi di voto, l’area di centrosinistra a sostegno di Leodori otterrebbe un intervallo tra il 43 e il 47,4% con una media del 45,2%, quindi meno di quanto ottenuto nelle precedenti elezioni europee 2019, regionali 2018 e politiche 2018. In tal caso l’area di centrodestra con Gasparri, con un intervallo tra il 52,6 e il 57%, in media il 54,8% otterrebbe una percentuale di voti maggiore rispetto alle europee 2019, regionali 2018 e politiche 2018. Nella terza ipotesi di voto, l’area di centrosinistra con Gasbarra otterrebbe un intervallo tra il 44,3% e il 48,7%, in media il 46,5%, meno di quanto ottenuto dalla stessa coalizione alle europee 2019, alle regionali 2018 e alle politiche 2018. In tal caso l’area di centrodestra a sostegno di Gasparri otterrebbe tra il 51,3 e il 55,7%, in media il 53,5% più di quanto totalizzato alle europee 2019, alle regionali 2018 e alle politiche 2018.
Redazione
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