domenica, Maggio 5, 2024

Guerra in Ucraina, parla l’ex premier inglese Blair: “Le basi devono essere che la Russia non ottenga dei vantaggi da questa aggressione”

“Noi dovremmo preoccuparci di arrivare alla fine del conflitto e l’Italia ha fatto delle proposte al riguardo in questi giorni”. Lo ha detto l’ex premier britannico Tony Blair in un’intervista al Corriere della Sera. “Le basi – ha spiegato – devono essere che la Russia non ottenga dei vantaggi da questa aggressione e avere il consenso del popolo ucraino”. “Questa è stata un’aggressione non giustificata. Avendo incontrato spesso il presidente Putin nelle prime fasi della sua presidenza – ha raccontato l’ex premier – quest’idea che sia stato circondato da potenze ostili, che l’America, il Regno Unito e l’Europa stessero cercando di umiliare la Russia, quest’idea è infondata. L’accerchiamento non è reale, è nella sua mente purtroppo. Se si riuscirà a negoziare una fine del conflitto su basi giuste, dobbiamo farlo”. Tony Blair ha incontrato Putin per la prima volta a San Pietroburgo nel marzo del 2000, quando era ancora primo ministro. “A darmi ansia oggi – ha spiegato Blair – è assistere a un’invasione che appare il prodotto di un errore di valutazione, di una totale incomprensione del mondo. La mia fondazione ha un progetto in Ucraina e sono stato lì ogni anno da quando mi sono dimesso da premier. Nessuno che conosca il Paese e abbia familiarità con la sua gente può pensare che avrebbero accolto con favore un’invasione. Eppure Putin era convinto del contrario e nessuno del suo entourage lo ha fatto ragionare. Quindi Putin ora è circondato da persone che non osano dirgli la verità. Questo è pericoloso”.
Redazione
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