venerdì, Maggio 3, 2024

Immigrati nell’Unione europea: sono dodici al momento gli Stati che hanno dato disponibilità alla ricollocazione

Sono dodici al momento gli Stati che hanno dato disponibilità alla ricollocazione. L’adesione è volontaria, ma chi non partecipa è obbligato a offrire un sostegno finanziario diretto ai Paesi di primo approdo: Italia, Grecia, Spagna, Malta e Cipro. “Per la prima volta si parla del principio di solidarietà unito al principio di responsabilità”, ha spiegato la ministra Lamorgese.  I ministri dell’Interno dei Paesi dell’Unione europea hanno raggiunto un primo accordo per la ridistribuzione volontaria dei migranti che arrivano via mare, con l’obiettivo di alleviare il peso sui soliti punti di primo approdo: Italia, Grecia, Spagna, Malta e Cipro. La ricollocazione dei richiedenti asilo è volontaria, ma chi si rifiuta di partecipare è obbligato a offrire un sostegno finanziario diretto ai Paesi di primo arrivo. Al momento sono dodici gli Stati che hanno dato disponibilità alla ricollocazione ma “la stragrande maggioranza” ha approvato l’accordo. Nei prossimi giorni si riuniranno la Commissione europea e la presidenza francese del Consiglio per mettere a punto la piattaforma di solidarietà e stabilire i numeri, su base annua, di quanti potranno essere ridistribuiti. Secondo alcune anticipazioni si tratterà di diecimila richiedenti asilo. Numeri che il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, non ha voluto confermare in conferenza stampa al termine del Consiglio Interni a Lussemburgo perché non sono ancora stati decisi. Il principio di solidarietà è una battaglia su cui gli Stati meridionali insistono da anni. In cambio però, gli Stati nordici (e il gruppo di Visegrad) hanno ottenuto che venga adottato anche il principio di responsabilità.
Redazione
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