sabato, Maggio 4, 2024

Roma, ecco il piano di abbattimento dei cinghiali dopo i casi di peste suina: 400 capi in trenta giorni

Il “piano di abbattimento dei cinghiali”, dopo i casi di peste suina a Roma, nel parco cittadino dell’Insugherata, “è pronto e la tabella di marcia, come da mia ordinanza, non subirà ritardi. Si parte il 17 giugno dopo la chiusura dei varchi che delimitano l’arteria stradale del Grande Raccordo Anulare. L’importante adesso è chiudere i varchi”, ha detto il commissario straordinario, Angelo Ferrari. Riguardo i casi di peste suina che hanno riguardato due maiali di un piccolo allevamento nella zona rossa, il commissario ha fatto sapere che “ieri sera alle 23 sono stati abbattuti tutti e 9 i suini dell’allevamento” e che “si prevedono altri abbattimenti”. Secondo i paletti fissati nella cabina di regia sull’emergenza peste suina è stato deciso che in 30 giorni deve essere raggiunto il target minimo di 400 capi da prelevare per la selezione: 200 nelle aree protette regionali e 200 fuori queste aree. Inoltre è stato anche deciso che entro 5 giorni si deve procedere all’abbattimento dei suini presenti nella zona infetta in un raggio di 10 chilometri dai due casi positivi rilevati ieri in un allevamento. Nella cabina di regia inoltre è stato deciso, entro 5 giorni, il completamento dell’installazione delle recinzioni sul Grande Raccordo Anulare da parte di Anas, al fine di bloccare i varchi di passaggio dei cinghiali. Prevista anche, entro il 17 giugno, la piena operatività di 10 gabbie nelle Aree Naturali Protette regionali per le catture di cinghiali. Entro 30 giorni dunque, sia dentro che fuori il perimetro delle aree naturali protette, si procederà al prelievo di almeno 400 capi che saranno messi nelle gabbie per poi essere selezionati e abbattuti.
Redazione
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