venerdì, Maggio 10, 2024

Bonus di 200 euro: non è automatico per tutti i lavoratori

Col decreto aiuti scatterà nelle busta paga di luglio il bonus 200 euro contro il caro vita e interesserà tutti quei lavoratori che nel 2021 non hanno superato un reddito di 35mila euro annui. La misura riguarderà 31,5 milioni di persone e costerà alle casse delo Stato 6,3 miliardi, ma come avverte un report della Fondazione studi dei Consulenti del lavoro, firmato da Giuseppe Buscema e Carlo Cavalleri, non sarà automatico, come era stato detto. In molti casi, come per i lavoratori dipendenti, dovranno essere loro a farne richiesta. La Fondazione ha per questo stilato un’autocertificazione fac-simile per facilitare la domanda da dare al proprio datore di lavoro.
L’autocertificazione – Per usufruire dell’incentivo, quindi, i lavoratori dipendenti dovranno farne richiesta al proprio datore di lavoro. I requisiti per averla sono: un reddito inferiore ai 35mila euro lordi, l’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre del 2022 per almeno una mensilità e non essere titolare di trattamento pensionistico o di reddito di cittadinanza (perché in questo caso il bonus sarà erogato dall’Inps). Il bonus è una tantum a famiglia e non potrà essere richiesto a più datori se si hanno diversi rapporti di lavoro. Il modulo per farne richiesta dovrà contenere i dati anagrafici, il codice fiscale e il nome del datore di lavoro e si dovrà dimostrare di essere in possesso dei requisiti suddetti. Con l’autocertificazione, predisposta dai consulenti, si esonerano di ogni responsabilità l’azienda o il datore di lavoro, dando piena responsabilità al lavoratore se dichiarerà il falso. Chi avrà il bonus in maniera automatica – Chi riceverà in maniera automatica il bonus da 200 euro sono pensionati, percettori del reddito di cittadinanza e disoccupati, che li riceveranno principalmente dall’Inps.
I lavoratori che dovranno presentare domanda – Esclusi i dipendenti (inclusi gli autonomi), che dovranno presentare l’autocertificazione, e le categorie come pensionati o disoccupati, tutti gli altri lavoratori dovranno presentare domanda. I co.co.co sempre con reddito inferiore ai 35mila euro lordi dovranno presentare domanda all’Inps. Per i lavoratori domestici sarà necessario fare domanda presso gli istituti di patronato e possedere in Pin Inps, Spid, Carta nazionale dei servizi (Cns) o la Carta di identità elettronica (Cie). Per i professionisti dei settori del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport, che hanno un lavoro stagionale o confinato nel tempo, i 200 euro saranno automatici se hanno riceuto l’indennità prevista dai decreti per l’emergenza Covid. Chi lavora a intermittenza o i lavoratori dello spettacolo che sono iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, che nel 2021 hanno svolto prestazione per almeno 50 giornate o hanno versato 50 contributi giornalieri, dovranno presentare la domanda all’Inps. Per gli autonomi infine sarà istituito un fondo ad hoc del valore di 500 milioni di euro, che saranno distribuiti in base a criteri di reddito che verranno fissati con un ulteriore decreto ministeriale.
Redazione
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