domenica, Maggio 12, 2024

“Caso Luigi Di Maio”, oggi nuovo vertice del M5S

Dopo la riunione fiume di ieri, a quanto apprende l’Adnkronos il Consiglio nazionale M5S torna a riunirsi già questa mattina per chiudere il cosiddetto ‘caso Di Maio’. O meglio per terminare il ‘verbale’ delle riunione di ieri in cui verrà ribadita, tra le altre cose, la posizione del Movimento a sostegno della collocazione euro-atlantica dell’Italia, ma in cui ci saranno, viene riferito, anche alcuni passaggi dedicati ai dubbi sollevati in questi giorni dal ministro degli Esteri. Dopo un confronto interno, la riunione via Zoom è stata sostituita da uno scambio in corso su Whtasapp, sul gruppo ad hoc del Consiglio nazionale, dove il leader del M5S Giuseppe Conte ha postato poco fa la nota conclusiva della riunione di ieri per condividerla con i 14 membri dell’organo grillino. Subito dopo il confronto, la nota verrà diramata agli organi di stampa. No agli attacchi personali, al muro contro muro, alla lotta tra due fazioni. Ieri, nel corso del Consiglio nazionale M5S riunitosi in seduta notturna sul cosiddetto caso Di Maio, più voci avrebbero chiesto di deporre le armi ed evitare la guerriglia interna. In particolare, viene riferito all’Adnkronos da alcuni fonti presenti alla riunione, l’ex ministro Alfonso Bonafede avrebbe sollevato per primo la questione, richiamando l’intervista su Repubblica del vicepresidente grillino Riccardo Ricciardi, che ha parlato del responsabile della Farnesina come un ‘corpo estraneo’ al Movimento. Da qui l’intervento di Bonafede, che avrebbe invitato alla compattezza e all’unità, evitando attacchi personali “che finiscono per fare male a tutti, ledendo innanzitutto il Movimento”. Sulla scia del suo intervento, ne sono seguiti altri, compreso quello di Chiara Appendino. L’ex sindaca di Torino avrebbe messo in guardia dal rischio “Armageddon” -ovvero che il Movimento imploda proprio a causa della guerra interna – e che potrebbe scaturire da una comunicazione aggressiva, dagli attacchi ad personam, dal braccio di ferro tra ‘contiani’ da un lato e ‘dimaiani’ dall’altro.
Fico
“Non capisco perché ci sono questi attacchi in questo momento, subiamo una cosa che secondo me è mistificatrice, non aderente alla realtà. Allora mi chiedo, perché attacchi su cose non aderenti alla realtà? Da questo punto di vista ci sentiamo un po’ arrabbiati e delusi, tutto qua. Per quale motivo si deve mettere in discussione una cosa che nel Movimento non è in discussione?”, ha detto Roberto Fico, presidente della Camera, interpellato sulle frizioni interne al Movimento 5 Stelle.
Non c’è nessun Conte-Di Maio
L’unica cosa che c’è, al massimo, è Movimento-Di Maio, perché attaccare il Movimento su posizioni che non sono in discussione dispiace a tutta la comunità del Movimento”, ha aggiunto Fico.Della eventuale espulsione di Di Maio dal Movimento, Fico non ha voluto parlare: “Dico solo, perché si deve  attaccare il Movimento e metterlo in fibrillazione in un momento in cui queste cose nel Movimento non sono in discussione?”. “Mi è incomprensibile e personalmente mi fa anche un po’ dispiacere, e da un punto di vista capisco che la comunità del Movimento, quando c’è un’operazione non aderente alla realtà, si debba anche difendere. Il Movimento non sta attaccando, si sta difendendo da questo”. “Siamo un po’ dispiaciuti da questo atteggiamento – ha continuato – non c’è nessun attacco nei confronti di Luigi Di Maio. Non è questo, è solo che non capiamo e non capisco perché si attacca su una cosa che non è in discussione”.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli