Più di 100 mila persone che si trovano ancora in città non hanno l’accesso all’acqua potabile. Gli occupanti rilasciano l’acqua una volta a settimana. E le persone devono stare in fila per 4-8 ore. Questa è una catastrofe umanitaria. Bisogna fare di tutto per aprire un corridoio verde e salvare le persone. Inoltre la città rimane senza corrente, gas e sistemi di smaltimento delle acque nere”. Lo ha scritto su Telegram il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko. Un’analisi del New York Times Times ha mostrato “l’uso diffuso da parte della Russia in Ucraina di armi a grappolo vietate da alcuni trattati internazionali”.