Le truppe russe intensificano i loro attacchi nella regione orientale ucraina di Kharkiv, la cui capitale è la seconda città più grande del Paese, mentre poche centinaia tra civili e sondati ucraini resistono all’interno dell’impianto chimico di Azot, nell’enclave strategica di Severodonetsk. Secondo l’ultimo bollettino dell’intelligence britannica, l’incapacità di una potenza aerea costante è probabilmente uno dei fattori più importanti alla base del limitato successo della campagna russa. A fronte di un impressionante stormo di jet da combattimento corrispondono carenze nell’addestramento del personale militare. Il risultato è uno sforzo maggiore che ricade sulle truppe di terra da una parte e di un eccessivo utilizzo di missili da crociera, le cui scorte sono probabilmente in esaurimento.