venerdì, Maggio 17, 2024

Allarme siccità, parla il ministro Patuanelli: “Situazione delicata”

Riunione tecnica a Palazzo Chigi per affrontare la situazione della siccità: al tavolo, coordinato dal sottosegretario Roberto Garofoli, i capi di gabinetto e capi dipartimento dei ministeri dell’Agricoltura, della Transizione ecologica, della Mobilità sostenibile, dello Sviluppo economico, dell’Economia e degli Affari Regionali. Alla riunione, in Sala Verde, è presente anche il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. L’incontro è stato annunciato ieri mattina dal ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, che ha parlato di “situazione delicata”: “Presto ci aggiorneremo a livello politico”, ha aggiunto. Per affrontare il problema della siccità si è riunito anche l’Osservatorio sul Po, da cui è arrivata l’indicazione di proseguire con l’irrigazione, nonostante la situazione sia da “semaforo rosso”.  La proposta arrivata è quella di un provvedimento transitorio per equilibrare l’uso dell’acqua rimasta: diminuire i prelievi del 20% per continuare comunque l’irrigazione, ma garantire l’afflusso di acqua anche al Delta. “Viene decretato l’allarme rosso. Lo avevamo ampiamente previsto. Non si tratta per il momento di blocchi in via permanente, ma si tratta soltanto di riduzioni del carico di prelievo sul Po”. Ad annunciarlo, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dai microfoni di Radio Rai1. “Dobbiamo però stare molto attenti a salvaguardare l’agricoltura piemontese – ha spiegato – ed è il motivo per cui abbiamo già attivato non solo un tavolo di crisi permanente che ci permette di avere tutti gli attori della filiera dell’acqua ma, in particolare, ci permette anche di agire, cosa che stiamo già facendo da venerdì scorso, con i concessionari dei bacini idroelettrici in Piemonte. Stiamo trattando concessionario per concessionario”. “Continuiamo a lavorare su due fronti – ha aggiunto – nei confronti dello Stato al quale chiediamo lo stanziamento di risorse immediate per aiutare gli agricoltori, ma anche trovando le soluzioni all’interno dei nostri bacini in Piemonte”. Nel Lazio “nelle prossime ore proclameremo lo stato di calamità naturale”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Nicola Zingaretti, a margine di un incontro. “L’emergenza climatica non è un problema del futuro, ma del presente – ha continuato – vediamo cosa sta succedendo in tutta Italia e dobbiamo muoverci anche noi. Lo stato di calamità servirà ad adottare immediatamente le prime misure, ad invitare i sindaci alle prime misure di contenimento perché dobbiamo prepararci a una situazione che sarà molto critica e dovrà basarsi sul risparmio idrico da tutte le attività, a cominciare dai consumi familiari, però anche alla ricerca di forme di approvvigionamento e di presenza vicino alle amministrazioni comunali”. “Per ora lo stato di calamità naturale è il primo step – ha concluso – A questo, monitorando la situazione con prefetture, Acea e altri attori interessati, vedremo gli altri step successivi, per ora mi permetto di dire a tutti: è bene fare i conti con l’emergenza climatica che vuol dire, in questo caso, risparmiare acqua”. L’Emilia-Romagna sarà in stato d’emergenza regionale per la siccità. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’ambiente e protezione civile Irene Priolo, dopo l’esito della riunione tecnica di questa mattina dell’Osservatorio del distretto del Po. “Abbiamo in programma la cabina di regia regionale e in quel contesto verranno definite le azioni principali – sottolinea Priolo – comunque, già a valle della riunione, ci avvieremo allo stato d’emergenza regionale in previsione dello stato d’emergenza nazionale, si procede per gradi”.  Si tratterebbe quindi di un passaggio tecnico necessario per attivare la pratica dello stato d’emergenza nazionale al quale gli uffici competenti della Regione Emilia-Romagna stanno lavorando già dallo scorso sabato. Al vertice in agenda sulla crisi idrica convocato dalla Regione parteciperanno Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi Idrici e rifiuti), Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari), Consorzio Canale emiliano-romagnolo e la stessa Autorità di distretto del Po. Mercoledì 22 giugno le Regioni chiederanno al Governo la dichiarazione dello Stato di emergenza per la siccità, allo scopo di dare priorità all’uso umano e agricolo della risorsa idrica, e di mettere a disposizione risorse, anche del Pnrr, per creare nuovi invasi. Lo ha riferito all’Ansa l’assessore veneto all’Agricoltura, Federico Caner, coordinatore della commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni. Questi punti sono stati inseriti all’Ordine del Giorno della Conferenza delle Regioni, prevista per dopodomani.L’emergenza siccità arriva sul tavolo delle Regioni: il presidente della  Conferenza Massimiliano Fedriga ha convocato i governatori e anche se formalmente il tema non è all’ordine del giorno di entrambe, è molto probabile che verrà affrontata. Due le riunioni in programma: una martedì alle 13, alla quale seguirà la Stato-Regioni con il ministro Mariastella Gelmini alle 17.15, l’altra il 22 giugno, mercoledì, alle 16.30, alla quale parteciperà anche il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Redazione
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