sabato, Maggio 18, 2024

Milano, addio a Leonardo Del Vecchio: imprenditore illuminato degli occhiali

È morto al San Raffaele di Milano Leonardo Del Vecchio. Il fondatore di Luxottica e presidente di EssilorLuxottica aveva 87 anni ed era uno degli uomini più ricchi d’Italia. Cavaliere del Lavoro, l’ex Martinitt (antica istituzione milanese che accoglieva orfani e bimbi abbandonati), era diventato negli ultimi 50 anni l’ago della bilancia del salotto finanziario milanese. Oltre al colosso degli occhiali aveva partecipazioni importanti in Mediobanca e Generali.
È stato il classico self made man, nato a Milano nel 1935 da genitori emigrati dalla Puglia, era l’ultimo di quattro figli. La madre rimasta vedova poco prima di partorirlo non era stata in grado di accudirlo e preferì affidarlo al collegio dei Martinitt. Poi a 15 anni il primo lavoro, garzone in una fabbrica produttrice di coppe. Sono i proprietari di questa azienda, la Johnson, a spingerlo a frequentare all’Accademia di Brera corsi serali di design e incisione. Leonardo Del Vecchio nella sua lunga vita non è mai stato fermo. A 22 anni si trasferisce in Trentino e poi in Veneto. E proprio ad Agordo apre una bottega di montature per occhiali: la Luxottica. Siamo nel 1961 e l’azienda ha 14 operai e si specializza nella minuteria per occhialerie. Sessanta anni dopo Luxottica è un colosso da 80mila dipendenti, 9mila negozi e un fatturato di oltre 30 miliardi di euro. La sua vita professionale è stata lunga e ricca di traguardi. Anche quella privata non è stata da meno, magari un po’ più “colorita”. Sposato tre volte, ha sei figli: Claudio, Marisa, Paola (dal primo matrimonio con Luciana Nervo), Leonardo Maria (dall’attuale moglie Nicoletta Zampillo che ha sposato nel 1997 e, dopo il divorzio del 2000, ha risposato nel 2010), Luca e Clemente (nati nel 2001 e nel 2004, avuti dalla ex-compagna Sabina Grossi). “Amo ripetere spesso che solo i pessimisti non fanno fortuna. Penso che il cavaliere Del Vecchio sia stato la dimostrazione vivente di questo modo di dire; un uomo che con la sua determinazione e la sua visione del lavoro, dal nulla si e’ attestato nella classifica degli imprenditori di maggior successo in tutto il mondo. Desidero ricordarlo come uno degli artefici della riscossa della nostra terra, in particolare del riscatto economico delle nostre montagne. Il Veneto gli deve molto”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
“Fu un imprenditore che ha guardato ben oltre i propri sogni – ha sottolineato Zaia -. Della bottega che aveva messo su con sudore ad Agordo poteva già considerarsi soddisfatto e realizzato alla fine degli anni Cinquanta. Ma da quella bottega è nata una piccola impresa, la Luxottica, che in breve è cresciuta fino ad essere una grandissima realtà produttiva, alla capo della quale Del Vecchio ha scalato la finanza internazionale, portando il Veneto alla ribalta del mondo. Sono numerosissime le persone delle nostre valli dolomitiche che grazie a lui hanno trovato un lavoro segnando la via del benessere per intere famiglie. Se il Veneto è oggi quella grande realtà produttiva ed economica che intendiamo mantenere e accrescere è grazie a figure come Del Vecchio che hanno creduto nel nostro lavoro e nella nostra gente. Invio le mie condoglianze ai familiari e a lui un pensiero”. “Con la scomparsa di Leonardo del Vecchio, Milano perde una delle figure più emblematiche della sua storia recente”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricordato sulle sue pagine social l’imprenditore. “Il valore fondante di Milano è il lavoro – ha aggiunto – e Leonardo del Vecchio vi ha speso tutta l’esistenza, fino all’ultimo suo istante”.
Redazione
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