Con l’accusa di bancarotta fraudolenta pluriaggravata, falsi in bilancio aggravati e omessi versamenti di ritenute d’acconto, la Guardia di Finanza di Olbia, su delega del Procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso, ha arrestato nuovamente Gavino Docche, il patron, amministratore di fatto e di diritto, del vasto complesso denominato ‘Geovillage’, tra i più importanti e conosciuti della Costa Smeralda. La attività di indagine è stata svolta, tra le altre, nei confronti di quattro diverse società, di cui tre costituite in forma di S.r.l. e una in forma di S.p.A., che si sono occupate della progettazione, realizzazione e gestione del complesso immobiliare Geovillage e segnatamente: la Geocostruzioni S.r.l., dichiarata fallita nel 2012; la Geogramma S.r.l., dichiarata fallita nel 2014; la Sviluppo Olbia S.p.A. (già Geocenter e poi Geovillage SpA), dichiarata fallita nel 2016; la Real Effegi S.r.l., dichiarata fallita nel 2021 su istanza di questa Procura. “Significativa è la sequenza temporale dei fallimenti delle singole società che si sono succedute nella gestione del Resort”, dice il Procuratore Capasso. Le quattro società “erano strettamente collegate tra loro e detenevano partecipazioni reciproche”. Si tratta di un “gruppo” di società caratterizzate “da frequenti e diretti rapporti commerciali e finanziari incrociati, tutte amministrate e facenti capo al soggetto colpito da misura cautelare e a soggetti a lui legati da vincoli familiari e di intima collaborazione”. Il Resort turistico-sportivo è stato realizzato a partire dal 2001 ed ultimato nel 2008; si estende su una superficie di circa 180.000mq ed è costituito da un albergo 4 stelle, dotato di 253 camere di cui 5 “garden villas” autonome, da importanti impianti sportivi (dieci campi da tennis, tre piscine) e strutture connesse (club house, ambulatorio). Nel 2004 la capacità ricettiva veniva ampliata con la realizzazione del complesso denominato “Il Borgo” (67 camere) e nel 2006 veniva completato il centro benessere.
‘Contestati una serie di falsi in bilancio e bancarotte fraudolente’
Successivamente veniva realizzato il centro fitness, la piazzetta con bar, ristorante, club house, negozi e il palazzetto dello sport, ed ampliata la capacità ricettiva tramite la realizzazione dello “Sport Hotel” (34 camere). Nel 2007 si realizzava il “Garden Privè” estivo esterno e nel 2008 si ultimavano i campi da calcio. “Sulla base delle complesse indagini svolte, anche di natura tecnica, delle consulenze contabili acquisite e delle relazioni dei curatori fallimentari delle società fallite, sono state individuate e contestate una serie di bancarotte fraudolente pluriaggravate, falsi in bilancio aggravati e omessi versamenti di ritenute d’acconto, previdenziali ed assistenziali per considerevoli importi, che hanno determinato, in un arco temporale tra il 2008 e il 2021, il dissesto ed il successivo fallimento delle società “incriminate””, spiega ancora il Procuratore capo Gregorio Capasso.