lunedì, Aprile 29, 2024

Roma, dopo l’emergenza cinghiali è la volta della presenza dei lupi in zona Labaro e Prima porta

Si moltiplicano gli avvistamenti di lupi nei pressi delle aree urbanizzate di Roma, a pochi chilometri da Labaro e Prima Porta. Gli esemplari sono almeno una quarantina e girano tra Formello, Sacrofano e Campagnano di Roma. Qui in alcune zone, durante la notte, c’è chi sente ululati. Il Parco di Veio ha messo in piedi un piano di monitoraggio con fototrappole per capire dove si stanno spostando e ha allestito alcune reti anti-lupo per fare in modo che non attacchino il bestiame. Inoltre, in alcuni allevamenti, ha fornito cani da pastore, maremmani, appositamente addestrati per allontanarli. Ma altre colonie sono presenti anche all’oasi di Castel di Guido e a Sud, ai Castelli Romani e a Malafede. Per il professor Paolo Ciucci, docente associato di ecologia, gestione e conservazione della fauna selvatica della Sapienza, “Il cinghiale è una preda interessante per il lupo, ma zone come quelle di via Baldo degli Ubaldi non possono essere considerate un territorio di caccia”. Infatti se “Il cinghiale ha molti motivi per entrare in città, perché la considera come un porto franco, sicuro, lontano da lupi, cacciatori, e con cibo di altissima qualità – aggiunge lo studioso -, il lupo preferisce invece rimanerne a distanza perché a quel punto la sua sopravvivenza può essere messa a rischio dagli uomini che possono ucciderlo”.
Redazione
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