sabato, Aprile 27, 2024

Pil, parla Carlo Bonomi (Confindustria): “Questo Paese è fermo e mi preoccupa molto. Siamo di fronte a scenari internazionali molto asimmetrici”

Questo Paese è fermo e mi preoccupa molto. Siamo di fronte a scenari internazionali molto asimmetrici, gli Stati Uniti rallentano ma rallentano pochissimo rispetto all’Europa e all’interno della stessa Europa l’Italia e la Germania saranno i paesi più colpiti e la Germania peraltro è un mercato molto importante per le imprese italiane”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi intervenendo all’assemblea di Confindustria Romagna. “E noi cosa avevamo chiesto al Governo? – ha aggiunto- Capiamo che è un momento difficile e capiamo le sanzioni alla Russia ma a una condizione, che in questo Paese si apra un periodo di riformismo competitivo”. Secondo il leader di Confindustria “oggi dobbiamo fare interventi necessari per rispondere alle difficoltà del Paese: è innegabile che c’è una fascia di italiani che sta soffrendo, sono quelli sotto i 35mila euro di reddito, lo abbiamo detto e ridetto: bisogna intervenire per mettere più soldi in tasca agli italiani e lo possiamo fare solo con una strada: ridurre le tasse sul lavoro, il famoso taglio contributivo del cuneo fiscale”. “Un grande obiettivo del Paese è rispondere alle diseguaglianze alle quali da 161 anni, dall’Unità d’Italia, non si dà risposte, cioè le diseguaglianze di genere, generazionali, di territorio e di competenze. Quali sono le riforme che aspettiamo? Fisco, concorrenza, politiche attive del lavoro, potrei fare un lungo elenco…riforme che sono bloccate dalle battaglie di bandierina dei partiti e che determinano il fatto, che le riforme che si stanno facendo sono annacquate, non sono quelle di cui il Paese ha bisogno”. Bonomi ha poi rivolto un pensiero all’Ucraina dove è stato di recente. “Io sono stato a Borodjanka dove è stata fermata l’avanzata russa: vedere 600 bambini sfollati e sapere che il primo di settembre non hanno una scuola, e sono il futuro di quel paese, colpisce profondamente. Duecento di questi bambini sono quasi abbandonati e quindi mi sono preso l’impegno come Confindustria, se sarà possibile, di costruire una scuola entro il primo di settembre per dare un futuro a questi bambini”. Lo ha detto intervenendo all’assemblea di Confindustria Romagna.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli