Il presidente americano Joe Biden, nel siglare un ordine esecutivo che mira a proteggere il diritto all’aborto dopo il ribaltamento della sentenza Roe v.Wade, ha detto che la decisione della Corte Suprema è stata “estrema” e “totalmente sbagliata”, aggiungendo che “questa non è stata una decisione guidata dalla Costituzione, non è stata una decisione guidata dalla storia. Quello che abbiamo visto non è stato un giudizio costituzionale, ma l’esercizio di puro potere politico”. Sebbene l’ordine non ripristinerà l’accesso all’aborto negli Stati che lo hanno già vietato o ne hanno limitato la procedura, potrebbe aiutare le persone a capire quali diritti hanno e come poter accedere alla pratica negli stati che lo consentono. “Non possiamo perdere tempo”, ha detto ancora Biden, riferendosi alla necessità di avere una legge nazionale che tuteli il diritto delle donne ad abortire per frenare le decine di Stati guidati da “repubblicani estremisti” che stanno passando leggi che vietano l’aborto e “mettono a rischio la vita delle donne”. “Questo non è un orrore immaginario, sta già accadendo, solo la scorsa settimana – ha aggiunto riferendo quanto accaduto in Ohio – è stato riportato che una bambina di 10 anni vittima di stupro, 10 anni!, è stata costretta a viaggiare in un altro stato, in Indiana, per poter mettere fine alla gravidanza e forse salvarsi la vita”. “Immaginate essere quella piccola bambina”, ha ripetuto Biden, che poi ha lanciato l’allarme sul rischio che, in caso di vittoria alle elezioni di mid term, i repubblicani cercheranno di imporre “un bando nazionale” all’aborto.