domenica, Maggio 12, 2024

L’aumento delle temperature sta causando enormi danni alle coltivazioni, bruciando fino al 70% dei raccolti da nord a sud dell’Italia

L’aumento delle temperature sta causando enormi danni alle coltivazioni, bruciando fino al 70% dei raccolti da nord a sud dell’Italia. Il fenomeno, unito alla siccità che da tutto il 2022 ostacola la ripresa del comparto agricolo, secondo Coldiretti ha già causato 3 miliardi di danni. “Le scottature da caldo – spiega la Coldiretti – danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili”. Non solo le persone soffrono per le alte temperature: a ustionarsi sono anche pomodori, peperoni, albicocche, angurie, meloni e melanzane, che non riescono neppure a crescere per il troppo caldo. “La morsa del caldo – sottolinea la Coldiretti – sta facendo danni a macchia di leopardo lungo la Penisola, con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari come possono: ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali, diradando i frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere e anticipando i raccolti il più possibile. I dati sulla produzione rendono bene la portata del problema: -45% mais e foraggi, -20% latte, -30% frumento, -30% riso, -15% frutta e -20% cozze e vongole, uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po. La siccità ha infatti aumentato la presenza di acqua marina nel Po e aumentato le zone di “acqua morta”, dove a causa degli assalti di insetti e cavallette sono stati devastati decine di migliaia di ettari di terreno coltivato.
Redazione
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