In Italia ci sono almeno 10mila migranti utilizzati in lavori agricoli senza la garanzia di alcuni diritti fondamentali. Come denuncia un rapporto del ministero del Lavoro e dell’Anci, infatti, questi lavoratori “vivono in insediamenti informali”. Si tratta cioè di “luoghi di privazione dei diritti e di sfruttamento, in molti casi presenti da diversi anni, privi di servizi essenziali e di servizi per l’integrazione”.