sabato, Maggio 4, 2024

Vaiolo delle scimmie: l’Italia valuta una nuova circolare per la gestione dei casi

Aumentano i casi di vaiolo delle scimmie in Italia e il Ministero della Salute a varato una nuova circolare con cui sono state aggiornate le informazioni sulla gestione dei casi, dei contatti stretti e sui test. Il vaiolo delle scimmie, si legge, può essere trasmesso a chiunque, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, attraverso il contatto con fluidi corporei, contatto con le lesioni o oggetti condivisi.
Cosa fare se si è positivi al vaiolo delle scimmie:
I casi devono essere isolati fino alla caduta delle croste dell’eruzione cutanea, che indica la fine dell’infezione. In presenza di segni e sintomi che non richiedono ricovero, il caso confermato – se le condizioni abitative e igienico-sanitarie lo consentono – può essere seguito al domicilio secondo le procedure definite a livello locale, in regime di isolamento anche rispetto ai conviventi ed eventuali altre persone che prestano assistenza. Il soggetto dovrà essere informato circa il rispetto di tutte le misure igienico- comportamentali da attuare al fine di prevenire la diffusione della malattia ad altre persone. Un caso di MPX deve essere monitorato quotidianamente dal Dipartimento di prevenzione territorialmente competente (tramite telefonate).
I casi devono:
– rimanere in isolamento in stanza dedicata, quando sono a casa;
– utilizzare oggetti domestici dedicati (vestiti, lenzuola, asciugamani, utensili per mangiare,
piatti, bicchieri), che non devono essere condivisi con altri membri della famiglia;
– evitare il contatto con persone immunocompromesse fino alla guarigione dell’eruzione cutanea;
– evitare contatti stretti o intimi (abbracci, baci, contatti prolungati faccia a faccia in spazi chiusi) con altre persone fino alla completa guarigione dell’eruzione cutanea;
– provvedere ad un’accurata igiene delle mani e respiratoria (per il caso e per tutti i membri della famiglia);
– utilizzare una mascherina chirurgica in caso di contatto con altre persone;
– astenersi dall’attività sessuale fino alla caduta delle croste. I casi devono essere consapevoli che l’uso del preservativo da solo non può fornire una protezione completa contro l’infezione da MPXV, poiché per la sua trasmissione è necessario il contatto con le lesioni cutanee;
– lasciare la propria abitazione solo temporaneamente (per recarsi a visite mediche e per effettuare esercizio fisico necessario per la propria stabilità mentale), a condizione che si indossi una mascherina chirurgica e che l’eruzione cutanea sia coperta (vestiti con maniche e pantaloni lunghi);
– evitare il contatto con qualsiasi mammifero da compagnia, in particolare con i roditori e lagomorfi da compagnia (topi, ratti, criceti, gerbilli, porcellini d’India, scoiattoli, conigli, ecc.). Eventuali contatti recenti con questi animali domestici devono essere registrati e riportati alle autorità veterinarie al fine di garantire la possibilità di mettere in quarantena e testare animali con sintomi potenzialmente riferibili a MPX (febbre, mancanza di appetito, tosse, secrezioni nasali o croste, congiuntivite, eruzioni cutanee come pustole e vescicole, in particolare sulle orecchie e intorno alle labbra.
Redazione
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