Sono 45.664 i migranti sbarcati dall’inizio dell’anno (1 gennaio-11 agosto 2022) in Italia, il 40,36% in più dell’anno precedente, di cui 6.070 minori non accompagnati. Aumentano nello stesso periodo anche gli scafisti arrestati (137), il 41,24% in più. Sono i dati contenuti nel dossier del Viminale, pubblicato in occasione della tradizionale riunione del 15 agosto del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Del totale degli sbarchi sono 21.347 i migranti soccorsi a seguito di eventi Sar (46,7%), di cui 7.270 quelli recuperati da ong (16%) e 24.317, il 53,2%, sono arrivati con sbarchi autonomi. Libia (24.809), Tunisia (12.536) e Turchia (7.039) i principali paesi di provenienza dei migranti. Seguono Libano, Algeria, Siria e Grecia. Per quanto riguarda i canali di accesso legali, quattro persone sono arrivate per reinsediamento, 977 attraverso corridoi umanitari, 185 in seguito a evacuazioni umanitarie e 5.544 con l’operazione Aquila dall’Afghanistan. Sempre negli ultimi otto mesi sono 3.955 i rimpatri. Al 10 agosto sono 95.184 in totale i migranti in accoglienza in Italia, il 23,9% in più rispetto al 10 agosto dello scorso anno: 682 sono in hotspot, 63.570 in centri di accoglienza e 30.932 nei Sai. Sono 72.423 le richieste di asilo presentate nell’ultimo anno, il 76,4% in più rispetto all’anno precedente (41.052). In totale sono state esaminate 57.558 domande, 13.681 in più. Sono 5.770 le richieste di asilo di cittadini afgani, con un aumento del 598% rispetto all’anno precedente. Sono 2653 le richieste di asilo presentate invece da cittadini ucraini, il 396% in più. Al 31 luglio 2022 sono stati rilasciati 149.321 permessi di protezione temporanea. In aumento i permessi di soggiorno rilasciati nell’ultimo anno 1.732.128 contro i 1.478.994: 459.632 per lavoro subordinato, 72.351 per lavoro autonomo, 644.651 per ricongiungimenti familiari, 555.494 per permessi studio. ”In questo periodo registriamo un aumento dei flussi migratori e l’impegno da parte di chi opera in mare è notevole”, ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese durante il collegamento in streaming dal Viminale con il pattugliatore della Gdf P02 Monte Cimone impegnato nell’area di Lampedusa. ”A Lampedusa abbiamo fatto un incontro per cercare di affrontare insieme con le autorità locali il problema dell’immigrazione che l’isola vive più di altre realtà perché gli arrivi, soprattutto quelli autonomi, riempiono l’hot spot con presenze che vanno anche oltre il numero possibile. Ed è per questo che siamo impegnati tutti quanti per cercare di rendere più agevoli i trasferimenti sul territorio e liberare il centro e rendere la situazione gestibile”.