mercoledì, Maggio 1, 2024

Omicidio di Alessandra Matteuzzi, parla il procuratore di Bologna: “Ciò che è accaduto ci lascia sconcertati, ma noi abbiamo fatto tutto con impegno e celerità”

“Ciò che è accaduto ci lascia sconcertati, ma noi abbiamo fatto tutto con impegno e celerità”. A ribadirlo è il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, in merito all’omicidio di Alessandra Matteuzzi, la 56enne uccisa dall’ex fidanzato che lei a luglio aveva denunciato per stalking. “Noi abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare. L’episodio che poi si è verificato è stato qualcosa di diverso e imprevedibile rispetto al contenuto della denuncia che rappresentava episodi di molestie, spesso via social. Non di violenza”.
La questione sul mancato divieto di avvicinamento
Il fatto che il rapporto dei carabinieri fosse atteso per fine agosto, un mese dopo la denuncia, è “perché alcune delle persone da interrogare erano in ferie”, spiega. Oltretutto, a suo dire, non c’erano gli estremi per un divieto di avvicinamento o per far scattare una vigilanza sotto casa: “La denuncia era per fatti di molestie da riscontrare. I processi non si fanno sul sentito dire o solo sulle denunce. Non c’era la rappresentazione di una possibile violenza”. “Molti Soloni dimenticano che i giudizi vanno rapportati alla situazione ex ante – conclude -. Dopo un omicidio sono tutti bravi a fare i professori”.
Redazione
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