Il London Bridge è crollato. La Regina Elisabetta, la sovrana dei record, sul trono d’Inghilterra da 70 anni, è morta. Al suo fianco i figli, la principessa Anna, il principe Andrea, il principe Edoardo, il principe Carlo. Poi i nipoti William e Harry. Si è spenta nel silenzio di Balmoral, lontana da Buckingham Palace, dopo aver svolto l’ultimo servizio per i suoi sudditi: affidare alla nuova premier Liz Truss l’incarico di formare il governo. Negli ultimi scatti sorride Elisabetta II. Davanti al fuoco acceso nel caminetto. Indossa il kilt, una maglia grigia, l’immancabile borsetta, il bastone da passeggio. Abiti comuni che provano a nascondere quel che resta di quel portamento regale che tanto colpì il Consiglio, riunito a St.James’s Palace per formalizzare la successione, pochi giorni dopo la morte di Giorgio VI. “Il mio cuore è troppo colmo perché possa dire altro se non che lavorerò come fece mio padre”. Una promessa mantenuta fino all’ultimo dei suoi giorni. Cinque generazioni l’hanno vista Regina e lei ha visto succedersi 15 primi ministri, da Winston Churchill a Liz Truss e ha assistito a eventi storici: la fine dell’impero britannico, l’uscita del Regno Unito dall’Ue, la guerra delle Falklands/Malvine e i conflitti in Afghanistan e Iraq, gli attentati islamisti, la pandemia da Covid-19. Con la sua schiera di nipoti e pronipoti, ha vissuto anche alterne e complicate vicende familiari: nel 1992, l’Annus Horribilis, quando assistette impotente all’annuncio della separazione del principe Andrea da Sarah Ferguson, poi il divorzio della principessa Anna da Mark Phillips e infine l’uscita del libro ‘Diana. La sua vera storia’ di Andrew Morton, che segnò l’inizio della fine del matrimonio dell’erede al trono, Carlo, con la principessa. Nel 1997, un altro momento molto delicato: la morte di Diana, il 31 agosto, a Parigi. La tragica fine di Lady D rischiò di farle vacillare il trono tanto che lei, il 5 settembre, decise di parlare in tv per esprimere il suo dolore e la vicinanza al lutto delle persone che, all’esterno di Buckingham Palace, continuavano a depositare fiori in ricordo della ‘principessa del popolo’. Il “fantasma” di Diana ha accompagnato a lungo la sovrana che solo nel messaggio dell’ultimo Giubileo ha espresso un desiderio che non è certamente passato inosservato ai sudditi e ai tabloid: che Camilla Parker-Bowles moglie dell’erede al trono sia considerata la Regina consorte quando il figlio Carlo diventerà Re. “E’ mio sincero desiderio che, quando arriverà questo momento, Camilla sia considerata Regina consorte mentre continua con il suo servizio leale”, ha detto la sovrana chiedendo ai cittadini britannici di “dare a Carlo e alla sua sposa lo stesso appoggio che hanno dato a me”. Negli ultimi tempi, fiaccata dalla morte del principe Filippo, una vita al suo fianco, e dai problemi di salute, Elisabetta II aveva diradato gli impegni centellinando le apparizioni pubbliche, persino in occasione del Giubileo per i suoi 70 anni di regno e della tradizionale cerimonia d’apertura del Parlamento. Fino alle ultime notizie di oggi giovedì 8 settembre 2022. Una data che finirà nei libri di storia. Il giorno in cui il London Bridge, quello di una nota canzoncina per bambini, è davvero caduto. La Regina è morta. God save the Queen.