giovedì, Marzo 28, 2024

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sugli extraprofitti delle aziende del settore energetico raggiunti con gli aumenti derivanti dagli oltre 200 giorni di guerra in Ucraina

La procura di Roma ha aperto un fascicolo sugli extraprofitti delle aziende del settore energetico raggiunti con gli aumenti derivanti dagli oltre 200 giorni di guerra in Ucraina. Sulla questione Verdi e Sinistra Italiana avevano presentato un esposto che ipotizzava i reati di evasione fiscale e frode per le “tasse non pagate dai colossi energetici”. La Procura, secondo quanto si apprende da fonti legali, nell’ambito dell’apertura dell’indagine ha chiesto alla Guardia di Finanza un’informativa. Il procedimento, sempre in base a quanto si apprende, è stato aperto come modello 45, ossia senza indagati o ipotesi di reato. Nell’esposto si fa riferimento alla “crisi internazionale come conseguenza della guerra avviata dalla Russia in Ucraina” che ha provocato “aumenti stratosferici” ai prezzi dell’energia portando a “rincari delle bollette del gas e dell’energia elettrica di almeno 5 volte rispetto alla situazione pre-crisi”. “Questi aumenti – scrivono i denuncianti, Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Nicola Fratoianni – sono del tutto ingiustificati e generati anche dalla forte speculazione, in quanto molte aziende energetiche italiane, che acquistano, distribuiscono e vendono il gas in Italia lo fanno per almeno i due terzi del gas venduto nel nostro Paese con contratti pluriennali sottoscritti con Gazprom a prezzi fissati pre-guerra”. Secondo quanto scritto nell’esposto “Eni nell’ultimo trimestre 2021, rispetto al periodo precedente, ha conseguito un utile del +3.870% pari a 2 miliardi di euro, sempre Eni nel primo trimestre del 2022 ha conseguito un utile del +670% per 7 miliardi di euro”. “Il governo italiano – continua – ha calcolato che in sei mesi, tra il settembre 2021 e il 30 marzo 2022, sono stati realizzati 40 miliardi di euro di extra-profitti da parte delle società energetiche e ha approvato con il D.L. del 21 marzo 2022 una norma che prevede una tassazione del 25% sugli extra utili”.
Nell’esposto si fa riferimento anche a quanto affermato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, il 4 agosto scorso che nel corso di una conferenza stampa “ha duramente denunciato il mancato versamento della tassa sugli extraprofitti che per il 40% doveva essere versata entro il 30 giugno 2022 per un importo totale di 10 miliardi di euro”. Alla luce di questa situazione i denuncianti chiedono alla Procura di Roma “di aprire un’indagine per verificare se siano stati commessi reati di evasione e frode fiscale e se i reati dovessero trovare conferma di valutare se procedere nel sequestro preventivo delle somme evase”.
Redazione
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