venerdì, Maggio 3, 2024

Emergenza energetica, parla il ministro Cingolani: “Trovo ragionevole spingere i cittadini europei a risparmiare energia, anche se già lo stanno facendo”

“Trovo ragionevole spingere i cittadini europei a risparmiare energia, anche se già lo stanno facendo”. Lo dice il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ospite di ‘Porta a porta’, su Rai1. “La sobrietà energetica va sempre bene, non serve una crisi per questo, ma in un momento come questo diventa una necessità”. “In questo momento paghiamo il gas sulla base di una quotazione fissata dal Ttf olandese” spiega. “Un mercato volatile e sostanzialmente speculativo, e assolutamente inadeguato rispetto al Brent o altri. Questi prezzi determinano non solo il prezzo del gas, ma anche dell’elettricità. È evidente che è una tempesta perfetta in un’economia di guerra. Ci troviamo a pagare prezzi di gas, riscaldamento ed elettricità che non hanno nulla a che vedere con le quantità”. “Ognuno ha i suoi mix energetici, l’unica soluzione unitaria è mettere un tetto europeo al prezzo del gas. Realisticamente non si può pensare a una proposta troppo restrittiva. Se si riuscisse a raggiungere un 60-65% delle quotazioni del Ttf o di agganciare al gas naturale liquido, sarebbe già un sollievo importante” sottolinea. “Tutti i Paesi energivori hanno centrali nucleari, e il nucleare non produce emissioni. Se vogliamo davvero decarbonizzare è velleitario dire che sostituiremo tutto con le rinnovabili in dieci anni. Sono un profondo sostenitore delle rinnovabili, ma Paesi come l’Italia che consumano 1500-1700 terawattora l’anno come pensano di andare avanti soltanto con le fonti discontinue? Tuttavia, non inizierei una campagna con le centrali di terza generazione come quelle che ci sono in Francia. Abbiamo tecnologie più avanzate che possono anche essere messe sotto terra o in mare. Il mio sogno è avere tante rinnovabili. E poi nel 2050-2060 arrivare alla fusione nucleare, che è il meccanismo che fa funzionare le stelle. Questa è la visione che dobbiamo avere, il resto sono interessi di corto periodo”.
Redazione
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