sabato, Maggio 4, 2024

Roma, il disabile caduto dalla finestra a Primavalle, parlano i familiari: “Ora abbiamo paura”

In merito alla vicenda, l’onorevole Riccardo Magi ha presentato una interrogazione parlamentare alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Ci sarà “massima trasparenza” sugli accertamenti e “una costante collaborazione” con la procura, garantisce il capo della Polizia Lamberto Giannini che sta seguendo in prima persona la vicenda.

Il post su Facebook

Qui si deve riavvolgere il nastro: il 24 luglio, infatti, una delle sorelle era stata avvicinata dal proprietario di un bar della zona che le aveva riferito che stava girando su Facebook un post in cui si accusava Hasib di avere importunato alcune ragazze del quartiere e che lo avrebbero “mandato all’ospedale”, chiedendo di vedersi anche con il 30enne il giorno dopo per parlarne. Secondo quanto si afferma nella denuncia il post sarebbe stato rimosso, ma i familiari sono riusciti a fare uno screenshot. Il testo, accompagnato dalla foto del ragazzo, recitava: “Fate attenzione a questa specie di essere, perché importuna tutte le ragazze bisogna prendere provvedimenti”.
Alle 13.12 del 25 luglio la sorella ha ricevuto una telefonata della vicina che li invitava a tornare immediatamente a casa. La vicina ha poi passato il telefono ad una agente che ha avvisato i familiari del fatto che Hasib era ferito e si trovava in ospedale ma che “aveva solo un braccio rotto”. La situazione era però diversa: il 36enne infatti era stato ricoverato al policlinico Gemelli in rianimazione con fratture su tutto il corpo e in stato di coma vigile.

La versione della sorella di Omerovic

Su quanto avvenuto nell’appartamento ci sono due ricostruzioni diametralmente opposte. Secondo la sorella minore dopo che gli agenti hanno chiesto all’uomo i documenti quest’ultimo, impaurito, si sarebbe chiuso in una stanza. Qui la situazione, a detta della giovane, avrebbe preso una piega drammatica. Gli agenti avrebbero forzato la porta. “Lo hanno picchiato con il bastone, è caduto e hanno iniziato a dargli i calci – ha riferito la sorella – è scappato in camera e si è chiuso, loro hanno rotto la porta, gli hanno dato pugni e calci, lo hanno preso dai piedi e lo hanno buttato giù”.

La versione degli agenti

Sempre secondo quanto riportato nell’esposto, nei giorni successivi un agente del commissariato avrebbe riferito informalmente ai familiari che Omerovic avrebbe “infastidito molestandole alcune ragazze del quartiere”, per cui gli agenti si sarebbero recati nella sua abitazione per chiedere l’esibizione dei documenti. Secondo il racconto dell’agente, Hasib sarebbe rimasto tranquillo ma mentre stavano andando via, avrebbero sentito alzare la tapparella della finestra della camera da dove si sarebbe buttato.
Inquirenti hanno ascoltato vicini di casa – Risposte su quanto avvenuto arriveranno dall’indagine dei pm di piazzale Clodio che hanno sequestrato alcune lenzuola con macchie di sangue e il bastone di una scopa spezzato. Gli uomini della squadra mobile, a cui la Procura di Roma ha delegato le indagini, hanno ascoltato i vicini di casa della famiglia Omerovic. Per questa vicenda i pm di piazzale Clodio procedono al momento per tentato omicidio.

Famiglia Omerovic: abbiamo paura,vogliamo andare via da qui

La famiglia del 36enne ha chiesto di essere spostata dalla zona di Primavalle perché “ha paura”. È quanto annuncia l’avvocato Arturo Salerni, legale dei genitori e della sorella dell’uomo. “Alla luce di quanto emerso per ragioni di sicurezza – afferma il penalista – la famiglia ha chiesto di essere allontanata da quella zona”. La perquisizione, secondo quanto si apprende, era scaturita da alcune segnalazioni – riportate anche in un post su Facebook poi cancellato – in cui Omerovic era accusato di avere molestato alcune ragazze.
Redazione
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