Un farmacista di piazza Vittorio, nel quartiere Esquilino, ha rischiato di essere multato per aver pulito le strade di fronte al proprio locale. Una vicenda paradossale che per poco non è finita in rissa: l’intervento di un agente in borghese per sanzionare Giuseppe Longo, il proprietario della storica farmacia di zona, ha fatto scattare la rabbia anche dei residenti e di alcuni commercianti, stanchi del degrado e dei rifiuti abbandonati per strada, ormai una costante nel quartiere. L’episodio – “Come ogni giorno – spiega Longo a Il Messaggero – sotto ai portici c’era di tutto: bottiglie di birra vuote e altre di plastica miste a cicche di sigarette, cartacce unte e addirittura escrementi. E come ho fatto altre volte mi sono munito di ramazza per rimuoverli. Un lavoro che dovrebbe fare Ama e anche con assiduità e puntualità”. La “colpa” del farmacista sarebbe stata, secondo l’agente intervenuto, quella di aver raccolto l’immondizia senza differenziarla. “Io, come tanti altri, sono mesi, anni, che scrivo e mi sgolo per chiedere che piazza Vittorio non sia abbandonata al degrado. Quando mi ha chiesto i documenti pensavo di essere su Scherzi a parte”. La reazione dei commercianti – A far andare su tutte le furie non solo il farmacista protagonista della vicenda, ma anche alcuni commercianti di zona, che sono intervenuti non appena hanno compreso cosa stesse succedendo, è infatti la paradossale “solerzia” – così ha detto sarcasticamente un testimone – dell’intervento contro il farmacista, a fronte di mesi e mesi di richieste e di lamentele. Ogni mattina molti negozianti sono infatti costretti a pulire le strade dai rifiuti, da bottiglie di birra vuote a escrementi e sporcizia di ogni giorno.
L’epilogo