domenica, Maggio 12, 2024

Guerra in Ucraina, al via le operazioni di voto del referendum nel Donbass per l’annessione alla Russia

Urne aperte nelle province di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia dove da oggi e fino al 27 settembre si terranno quelli che Kiev e la comunità internazionale hanno definito ”referendum farsa” per chiedere di aderire alla Russia. Il sindaco di Luhansk Sergey Haidai ha affermato in un post su Telegram che le forze russe stanno costringendo i residenti a votare e vietano loro di lasciare la zona. ”Secondo le informazioni disponibili, gli occupanti stanno creando gruppi armati per accerchiare le case e costringere le persone a partecipare al cosiddetto ‘referendum”’, ha affermato. Inoltre Haidai ha detto che “coloro che non parteciperanno alla votazione verranno automaticamente licenziati dal lavoro”. In alcune zone, ha aggiunto, ”le autorità hanno vietato alla popolazione locale di lasciare la città tra il 23 e il 27 settembre”. Il segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia, Anatoly Kurtev, ha invece affermato che “ai residenti locali vengono promessi premi in denaro ed elettrodomestici per fornire i dati del passaporto e ottenere la cittadinanza della Federazione Russa”. Il voto si svolgerà “porta a porta e nelle comunità per motivi di sicurezza”, ha scritto la Tass, alla vigilia del voto. In queste regioni sono in corso combattimenti, le forze ucraine stanno avanzando sul territorio, una parte della popolazione è fuggita e l’altra è sottoposta a occupazione militare russa. Ai referendum si cercherà di far votare anche minorenni di 13-17 anni, compresi ragazzi provenienti dagli orfanatrofi, per ampliare il numero dei votanti, secondo i servizi di sicurezza ucraini, citati da Ukrainska pravda. “Per poter rafforzare il controllo sull’affluenza, i minori dovranno essere accompagnati ai seggi dai genitori, i tutori o i rappresentanti dei cosiddetti orfanatrofi dei territori temporaneamente occupati”, riferiscono i servizi ucraini. Come si trattasse di elezioni normali, la Tass ha elencato i numeri dei seggi allestiti in Ucraina, aggiungendo che sarà possibile votare anche in Russia. Nell’autoproclamata repubblica di Donetsk, fanno sapere, sono stati stampati 1,5 milioni di schede, mentre nelle regioni di Zaphorzhzhia e Kherson vi sono rispettivamente 500mila e 750mila persone sui registri dei votanti. L’agenzia pubblica inoltre sondaggi che prevedono un’alta partecipazione, fra il 72% e l’87%. A completare la finzione si parla della presenza di osservatori internazionali, senza però citare numeri o paesi di provenienza. La Tass ha inoltre sottolineato che le autorità locali stanno apprestando misure di sicurezza a causa della minaccia di bombardamenti ucraini. E si parla di poliziotti che accompagneranno i funzionari elettorali nelle operazioni porta a porta. Arriveranno, presto, nuove sanzioni alla Russia. Il messaggio politico, chiaro, è stato lanciato sia dalla presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, “siamo pronti a imporre ulteriori costi economici alla Russia”, sia dall’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, “studieremo e adotteremo nuove misure restrittive, sia personali che settoriali”. Una reazione considerata necessaria dopo l’escalation voluta da Vladimir Putin con la mobilitazione e l’annuncio dei referendum per l’annessione delle aree occupate in Ucraina.
Redazione
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