domenica, Maggio 12, 2024

Naufragio di migranti a largo della Siria: recuperati i corpi di 53 persone morte affogate

C’erano più di 100 persone, forse addirittura 150, a bordo dell’imbarcazione naufragata nelle ultime ore di fronte alle coste siriane e proveniente dal nord del Libano. Finora sono stati recuperati almeno 53 corpi, tra cui quelli di donne e bambini, ma altre fonti parlano di un bilancio provvisorio di 62 vittime. I dispersi potrebbero essere decine. L’Osservatorio siriano per i diritti umani in Siria, che ha ascoltato le testimonianze di alcuni sopravvissuti, afferma che a bordo della “barca della morte” c’erano dalle 120 alle 150 persone, per lo più libanesi ma anche siriani e palestinesi. Il nuovo bilancio è stato riferito dal ministro uscente dei trasporti libanese, Ali Hamiye, secondo cui le operazioni di soccorso, durate tutta la notte, proseguono in queste ore. Le autorità siriane e libanesi sono in stretto contatto per cercare di portare in salvo superstiti e recuperare altri corpi. Il primo ritrovamento di 15 corpi era avvenuto ieri pomeriggio di fronte alla costa di Tartus, in Siria, poco lontano dal confine col Libano. L’imbarcazione proveniva dal nord del Libano. Tra le vittime ci sono donne e bambini, secondo quanto riferiscono le fonti. Ad aprile scorso più di 30 persone, tra cui donne e bambini, sono annegati di fronte alle coste del nord del Libano, mentre l’imbarcazione sulla quale viaggiavano è stata speronata da una motovedetta della guardia costiera libanese.
Redazione
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