Il presidente del Real Madrid, Florentino Perez, difende ancora una volta la Superlega sostenendo che il progetto – sostenuto da Juventus e Barcellona – rappresenti la migliore soluzione per curare un “calcio europeo malato”. Il presidente del Real, intervenendo all’Assemblea generale dei soci del club, ha auspicato che la giustizia europea potrà pronunciarsi a favore del progetto che non è “tramontato”. Sul format, su cui si concentrano le principali “critiche secondo cui non tiene conto del merito sportivo”, Florentino Perez ha spiegato che la proposta prevede “un format potenziale con il 25 per cento dei posti aperti. La Super League non è chiusa, abbiamo deciso di adattarla”. Il presidente del Real ha lamentato “le minacce e gli insulti” della Uefa ed è per questo che ha optato per “un dialogo costruttivo e libero che affronti questi gravi problemi”. Per il presidente del Real, “non ci sono scuse: prima il calcio era in testa e ora è ampiamente superato dallo sport degli Stati Uniti. I dati non ammettono discussioni, stiamo perdendo la battaglia globale dell’intrattenimento e che il calcio è l’unico sport globale”. “Nadal e Federer hanno giocato 40 volte, Nadal e Djokovic 59, è noioso? Questo ha favorito il tennis e tutti i giocatori perché il tennis ne esce più forte. Contro il Liverpool, in 67 anni, abbiamo giocato solo nove volte, Contro il Chelsea, quattro. Che senso ha privare i tifosi di tutto il mondo di queste partite? Solo promuovendo il calcio come sport globale possiamo tutelare tutti i club e per questo è fondamentale offrire partite della massima qualità e interesse”, ha sottolineato. Perez ha evidenziato che la Uefa “spinge per una riforma della Coppa dei Campioni nella direzione opposta, aumentando le partite irrilevanti”. Per il presidente del Real, invece, “serve una gestione professionale, moderna e trasparente, e non lavorare in vecchie strutture basate sul passato per offrire un prodotto di qualità che restituisca la passione per il calcio”.