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lunedì, Maggio 27, 2024

Allarme di Confesercenti: in sei mesi l’aumento dei prezzi “brucia” 12 miliardi di redditi degli italiani

La corsa degli energetici continua a spingere i prezzi e a erodere la capacità di spesa degli italiani che si avviano a perdere, nella sola seconda metà del 2022, -12,1 miliardi di potere d’acquisto, circa 470 euro in meno a famiglia in soli sei mesi. A stimarlo è l’Ufficio economico Confesercenti. Il peggioramento è dovuto, in primo luogo, agli aumenti dei prezzi dell’energia, che si scaricheranno sulle bollette autunnali, portando l’incremento dei prezzi ai livelli massimi dell’anno: l’inflazione media dei prossimi tre mesi sarà almeno al 9,1% e questo avrà impatto su consumi e risparmi.
Tassi d’inflazione in estate e primavera
Per Confesercenti il tasso d’inflazione salirà nella media dei prossimi tre mesi ad almeno il 9,1%, oltre mezzo punto in più rispetto al già elevato dato del periodo estivo (+8,4%) e tre punti in più nel confronto con il periodo primaverile.
L’impatto su risparmi e consumi
Di fronte all’aumento dei prezzi le famiglie hanno reagito attingendo sempre di più ai loro risparmi, scesi già nel trimestre primaverile di ben 2,3 punti in quota di Pil. E secondo le stime di Confesercenti le prospettive non sarebbero migliori: i margini a disposizione dei consumatori stanno diminuendo visto che non si prevedono aumenti del reddito disponibile. Il dato sulle tendenze dell’occupazione di agosto già presenta una flessione di 110mila unità rispetto a fine primavera, mentre l’aumento dei tassi d’interesse limita le possibilità legate al credito.
“Fermare la corsa delle tariffe”
Dal punto di vista dei consumi, si attende di vivere il “Natale più freddo” dal 2020, anno della pandemia. A lanciare l’allarme è sempre Confesercenti che indica come priorità la necessità di porre un freno alla corsa delle tariffe energetiche, in modo da preservare il potere d’acquisto delle famiglie e contenere il boom dei costi fissi delle imprese, motore principale dell’aumento dei prezzi.

“Le risorse ci sono”

Tra l’inflazione e l’incremento dei prezzi di gas, energia e carburanti, nei primi otto mesi dell’anno il gettito Iva è aumentato di oltre 18 miliardi. Risorse destinate ad aumentare ancora nell’ultima parte dell’anno, e che devono – secondo Confesercenti – essere restituite all’economia sotto forma di sostegni a imprese e famiglie.
Redazione
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