venerdì, Maggio 10, 2024

Il governo che verrà: in ascesa alla Giustizia Nordio e all’Economia Giorgetti

Assegnate le presidenze di Senato (Ignazio La Russa, FdI) e Camera (Lorenzo Fontana, Lega), adesso la palla è nelle mani di Giorgia Meloni. In attesa che Sergio Mattarella conferisca alla leader di Fratelli d’Italia l’incarico di formare il nuovo governo (probabilmente il 21, con le consultazioni al via il 20), si cerca la quadra definitiva del futuro esecutivo. Meloni ha aperto definitivamente le porte del ministero dell’Economia al vice segretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, e insiste per l’ex pm Nordio alla Giustizia. Torna l’idea dei vicepremier Salvini e Tajani.
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Circola il nome di un fedelissimo della leader di FdI, Giovanbattista Fazzolari, ma in corsa ci sarebbe anche il fondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto, quest’ultimo in pole anche per lo Sviluppo economico con una delega per l’Energia. In alternativa a nomi squisitamente politici, si potrebbe far strada per il sottosegretariato alla presidenza un profilo tecnico. Nel ruolo del segretario generale della Presidenza del Consiglio invece Meloni vedrebbe bene Carlo Deodato, consigliere di Stato, attuale capo del dipartimento Affari giuridici di Palazzo Chigi.

Ministero dell’Economia

Il nome di Giorgetti sembra ormai un punto fermo. Alla nota ufficiale leghista (“E’ un onore che in queste ore arrivino nuovi e significativi riconoscimenti che testimoniano la centralità e l’affidabilità della Lega”) ha fatto seguito la dichiarazione (che sa di blindatura) di Giorgia Meloni: “Credo che Giorgetti sarebbe un ottimo ministro dell’economia”.

Per il Viminale l’ex prefetto di Roma

Anche per questo ministero, dopo che a lungo si è parlato del pressing di Matteo Salvini per assicurarsi il Viminale, e dopo le indiscrezioni sull’avvocato Giulia Bongiorno, ex ministro della Pubblica Amministrazione nel governo giallo-verde, il candidato più forte rimane il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi.

Ministero della Transizione ecologica

Qui c’è in ballo l’ipotesi di istituire un ministero all’Energia, superando l’attuale accorpamento della delega al ministero per la Transizione ecologica ma anche quello precedente con lo Sviluppo economico. Un ministero che sottolineerebbe la crucialità del tema energetico, da affidare a una personalità come il già amministratore delegato di Enel ed Eni Paolo Scaroni. Ministero della Salute – Caduto il nome di Licia Ronzulli (da Fratelli d’Italia è arrivata la definitiva bocciatura per la fedelissima del leader di Forza Italia), al nome di Guido Bertolaso nelle ultime ore si è aggiunto quello di Paolo Zangrillo di FI oppure Francesco Rocca, presidente della Croce rossa.
Ministero della Difesa
Adolfo Urso, esponente di Fratelli d’Italia e attuale presidente del Copasir, mantiene la pole position. Un altro nome caldo è quello di Guido Crosetto.

Ministero degli Esteri

Dovrebbe essere Antonio Tajani, il coordinatore nazione di Forza Italia, anche alla luce della sua vasta esperienza internazionale.

Ministero della Giustizia

Veto di FdI per la giustizia ai senatori di Forza Italia. La leader di Fratelli d’Italia non dimentica quanto successo a Palazzo Madama, con i 16 voti mancanti a Ignazio La Russa, e questo potrebbe pesare nella scelta dei ministri. In ogni caso, per un posto così delicato serve anche il sì convinto del Quirinale. Resta sempre l’ipotesi di Carlo Nordio, il magistrato eletto con FdI che Giorgia Meloni avrebbe voluto proporre come candidato al Quirinale.

Il ministro della Famiglia e Natalità

Si tratta di un nuovo ministero, quello della Famiglia e della Natalità, pensato e proposto dalla Lega. Simona Baldassarre (Lega) sembra aver superato le altre candidate (sempre leghiste Erika Stefani e Alessandra Locatelli). Altro nome forte è quello di Isabella Rauti di Fratelli d’Italia.

Ministero dell’Istruzione

Per il momento circolano pochi nomi. Si pensa a Giuseppe Valditara, professore ordinario di Diritto privato e pubblico romano nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino. Annamaria Bernini (FI) al dicastero dell’Università, con Alberto
Barachini ai Beni culturali, in competizione con Gianpaolo Rossi in quota FdI.

Ministero dello Sviluppo economico

Restano forti le candidature dei due esponenti di Fratelli d’Italia Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. Non si esclude tuttavia che si possa decidere di accorpare questo ministero a quello della Transizione ecologica e a quel punto il nome su cui scommettere potrebbe essere quello di Guido Crosetto, ma soprattutto quello di Fabio Rampelli, il 62enne esponente di Fratelli d’Italia destinato, secondo le ultime voci, a essere l’erede di Cingolani.

Ministero dei Rapporti con il Parlamento

Maurizio Lupi raccoglie un ampio consenso, oltre ad avere l’appoggio di Giorgia Meloni. Altro profilo è quello del democristiano Gianfranco Rotondi.

Ministero di Trasporti e infrastrutture

La poltrona delle Infrastrutture potrebbe essere riservata a Matteo Salvini. Negli ultimi giorni sembravano in pole position il leghista Edoardo Rixi, ex vice di Toninelli, Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, che ha seguito da vicino la questione ex Alitalia, e Alessandro Cattaneo, Forza Italia, ex sindaco di Pavia.

Ministero delle Riforme

Matteo Salvini compare anche come candidato a questo dicastero. È sempre la Lega però che spinge di più per avere questo dicastero: vorrebbe in questa casella Marta Bizzotto, Erika Stefani oppure Roberto Calderoli.

Ministero dell’Agricoltura

L’incarico potrebbe interessare al leghista, Gian Marco Centinaio, o a Patrizio La Pietra (FdI).

Ministero del Welfare

Era circolato il nome di Luca Ricolfi, uno dei tecnici invitati da Meloni alla conferenza programmatica del partito, ma è stato lui stesso a smentire la notizia.

Ministero delle Politiche europee

Per questo ruolo il nome che gira è quello di Raffaele Fitto, co-presidente dei Conservatori europei.

Ministero della Cultura

Se il ministro sarà politico la scelta potrebbe ricadere su Alberto Barachini (Forza Italia). La new entry è rappresentata dallo storico Giordano Bruno Guerri.

Ministero del Mare

Spunta anche l’ipotesi di istituire un nuovo ministero, a cui potrebbe andare l’ex amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono o all’ex presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Sullo sfondo anche Daniela Santachè.

Ministro della Pari opportunità

Eugenia Roccella, già azzurra, oggi eletta con FdI, potrebbe coprire questa casella.

Ministro degli Affari regionali

Questa casella vorrebbe occuparla la Lega per spingere sull’autonomia. Si pensa a Erika Stefani o Lorenzo Fontana o Roberto Calderoli. L’alternativa è rappresentata dal forzista Alessandro Cattaneo.
Redazione
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