lunedì, Maggio 13, 2024

Turchia, esplosione in una miniera: 50 le vittime, 28 persone intrappolate tra i 300 e i 350 metri di profondità

In Turchia i soccorritori cercano ancora disperatamente segni di vita dopo che un’esplosione di metano in una miniera di carbone nel nord del Paese ha ucciso almeno 50 persone e ne ha intrappolate altri a centinaia di metri sottoterra. L’incidente è uno dei più gravi sul lavoro degli ultimi anni in Turchia. Le autorità locali hanno anche confermato che 28 minatori sono rimasti intrappolati in due aree separate tra 300 e 350 metri sotto terra. L’esplosione è avvenuta in Turchia nella miniera statale Ttk Amasra Muessese Mudurlugu nella città di Amasra, nella provincia costiera di Bartin, sul Mar Nero. Il ministro dell’Energia, Fatih Donmez, ha affermato che l’esplosione è stata probabilmente causata dal grisù, gas infiammabile nelle miniere di carbone. Al momento dell’esplosione la maggior parte dei lavoratori è riuscita a scappare, ma altri sono rimasti intrappolati. L’emittente televisiva TRT Haber TV, tra quelle che hanno raccolto le dichiarazioni del ministro Koca, ha
riferito di undici persone ricoverate in ospedale. Sempre secondo l’emittente, c’erano 115 operai sottoterra, a una profondità di 300 metri, quando è avvenuta la devastante esplosione, ma sui numeri non c’è ancora certezza e si dovrà aspettare le prossime ore per avere un bilancio definitivo.
La tragedia del 2014
Un’altra tragedia colpì, nel maggio del 2014, la Turchia, sempre per il crollo di una miniera di carbone dovuta a un’esplosione. In quell’occasione persero la vita oltre 280 minatori. L’incidente avvenne a Soma, nella zona nord-occidentale del Paese.
Redazione
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