martedì, Aprile 30, 2024

Al via le lezioni del nuovo Corso Serale all’Istituto Mattei

Ieri all’Istituto Mattei ha aperto i battenti il Corso Serale per studenti lavoratori. Ad accogliere i corsisti c’erano il Dirigente Scolastico, il Professor Roberto Mondelli, i docenti di indirizzo e il Vicesindaco di Cerveteri, Federica Battafarano. Con l’avvio del Corso serale si arricchisce ulteriormente l’offerta formativa dell’Istituto superiore del Comune di Cerveteri che si articola già in quattro indirizzi: i Licei Linguistico e Scientifico, l’Istituto Tecnico amministrazione finanza e marketing con articolazioni SIA, sistemi informativi aziendali, e RIM, relazioni internazionali per il marketing, l’Istituto Professionale servizi commerciali – turismo accessibile e sostenibile. A completare il quadro adesso si è aggiunto anche il Corso Serale di secondo livello. Dal 2015 sono stati attivati i Centri Provinciali per l’istruzione degli Adulti che hanno prodotto la nascita dei Corsi Serali di primo e secondo livello. L’Istituto Mattei ha attivato il percorso di secondo livello che porta al conseguimento del diploma di maturità Professionale per i servizi commerciali legalmente riconosciuto dal Ministero dell’istruzione. Sul territorio è l’unica scuola ad avere questo indirizzo sia per il corso diurno che per quello serale. L’idea di richiedere l’attivazione di un Corso Serale è nata un anno fa per un’ispirazione arrivata da un gruppo di nostri studenti autori di uno studio sul territorio nel quale veniva preso in esame anche il livello di scolarizzazione e l’incidenza di adulti con la licenza media come titolo di studio. L’analisi di numeri e grafici ci spinge a presentare la richiesta all’Ufficio Scolastico Regionale e ad attendere in mezzo a tante speranze e qualche incertezza. Ma il nuovo anno si apre con belle novità per la nostra scuola e giunge la conferma: il Corso Serale è diventata una concreta realtà. Inizia una nuova fase del lavoro, è necessario promuovere la conoscenza di questo nuovo indirizzo sul territorio, portare all’attenzione della popolazione l’opportunità che l’attivazione del Corso Serale offre. Arrivano le prime richieste di informazioni e mail o telefonate diventano sempre più frequenti. Spesso gli studenti che frequentano un Corso Serale vengono a torto “apostrofati” come somari che hanno abbandonato la scuola e in ritardo cercano di correre ai ripari. Se la spiegazione fosse così semplice probabilmente staremmo tutti meglio. Ognuno, invece, ha la sua storia fatta di difficoltà, problemi tra i più disparati e la scuola non è riuscita ad avere verso di loro la sufficiente attenzione. Tanti hanno lasciato perché in famiglia serviva uno stipendio in più, ma sognano di iscriversi all’Università o si sono resi conto che il famoso “pezzo di carta” non è più un miraggio da rincorrere, ma una concreta possibilità che la scuola offre. La dispersione scolastica è un argomento centrale quando si parla di istruzione, una calamità sociale perché crea disoccupazione, allarga il margine delle disuguaglianze e porta ad uno spreco di risorse che indebolisce tutta la società. É un fallimento che coinvolge la scuola e la famiglia e ci deve far riflettere sul fatto che, quando si chiude alle proprie spalle la porta della scuola, spesso davanti si spalanca la porta della fragilità perché niente, neanche le tecnologie più raffinate potranno mai sostituire il ruolo dell’insegnante. La pandemia, inoltre, ha reso tutto più difficile. Molte persone hanno perso il lavoro, altre hanno visto distrutte le speranze di trovarne uno. Tanti sono stati costretti a fissare nuovi obiettivi. La crisi economica dalle, purtroppo, mille sfaccettature ha fatto prepotentemente emergere quello che è ormai una certezza: il mercato del lavoro cambia rapidamente e serve una preparazione migliore. É necessario allora sfatare gli ormai logori luoghi comuni. Per gli studenti lavoratori imparare non è l’ultima chance, ma una delle innumerevoli possibilità che la scuola offre accettando ancora una volta delle sfide. La prima è quella di ritrovare in ognuno di loro il ragazzo o la ragazza di un tempo che non si sentiva accettato, avvertiva disagio o era indifferente a quello che accadeva tra le pareti di una classe e, partendo da questo, trasformare l’adulto che esiste oggi. “Non è mai troppo tardi per diventare ciò che avresti potuto essere” George Eliot.
Gabriella Colonna
Redazione
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