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mercoledì, Ottobre 9, 2024

Quirinale, ascoltati Fontana e La Russa: “Il colloquio è stato molto cordiale ed è sempre molto emozionante incontrare il Presidente”

“Il colloquio è stato molto cordiale ed è sempre molto emozionante incontrare il Presidente. Non c’è altro da aggiungere. Grazie”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, al Quirinale dopo aver incontrato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nell’ambito delle consultazioni per la formazione del governo. Davanti al Presidente, nello studio alla Vetrata sfilano dunque gli ex inquilini del Quirinale, in questo caso Giorgio Napolitano verrà sentito telefonicamente, poi i presidenti, i neoeletti Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, i capigruppo affiancati se lo ritengono anche dai leader di partito. Le delegazioni dei partiti che compongono una coalizione possono salire al Quirinale in un’unica formazione, questo è successo nella cosiddetta Seconda Repubblica quando l’esito delle elezioni indicava chiaramente lo schieramento vincente. Una volta saliti al Colle, le delegazioni più piccole vengono consultate nello studio del Presidente, quelle più numerose nella sala degli Arazzi  di Lille. Terminato il colloquio si passa alla Sala del Bronzino per definire la linea da riferire alla stampa. Superata la porta di legno, icona delle consultazioni perché inquadrata dalle telecamere nelle maratone tv, le delegazioni sfilano davanti a cronisti e obiettivi e, se vogliono, rilasciano le loro dichiarazioni. Le consultazioni sono state ‘inventate’ dal presidente Enrico De Nicola nel 1947, in un primo momento venivano sentiti anche i presidenti della Consulta. Luigi Einaudi, successore di De Nicola evitò le consultazioni quando, caduto De Gasperi, decise di incaricare Giuseppe Pella per quello che viene considerato il primo ‘governo del Presidente’. Giovanni Gronchi, nel 1958, allargò invece le consultazioni anche al presidente del CNEL, Meuccio Ruini per avere un parere che si allarghi ai temi sociali. Insomma, essendo una prassi, ogni presidente ha interpretato le consultazioni a suo modo, senza però mai discostarsi troppo dalle linee guida dei predecessori.
Redazione
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