Il Comune di Cerveteri perde la causa contro la sig.ra Bruna Di Berardino
Ha vinto la sua battaglia contro il comune di Cerveteri iniziata nel 2014. Protagonista è Bruna Di Berardino, commerciante di Cerveteri. Nel 2014 la Polizia locale aveva multato il suo chiosco davanti all’ingresso della Necropoli della Banditaccia, per oltre 5mila euro. Il comune, guidato dall’allora sindaco Alessio Pascucci, aveva proposto un’ordinanza di demolizione per abuso edilizio dell’espositore ed era stata avanzata anche la proposta di sospensione della licenza. La vicenda era finita davanti al Tar prima e al Consiglio di Stato poi. Nel primo caso aveva vinto la Di Berardino, ma sulla licenza i giudici avevano dato ragione al Comune. A distanza di tempo è arrivata la sentenza della Corte di Cassazione sulla multa che entra nel merito anche sulla licenza, aprendo nuovi scenari. Abbiamo raccolto le parole di Bruna Di Berardino: “Con l’udienza del 6/10/2022 la suprema corte di Cassazione ha confermato quanto sentenziato dal Giudice di pace di Civitavecchia: il verbale emesso dall’attuale comandante della Polizia locale Cinzia Luchetti e dall’ex comandante Roberto Tortolini è stato annullato. Il fatto grave è che l’ex sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, non ha considerato che la sottoscritta era la titolare di una attività produttiva corredata dal necessario Nulla Osta della soprintendenza e relativa occupazione dell’area demaniale con regolare concessione idrica, quindi entravano i miei soldi nelle casse dello stato e del comune di Cerveteri, poi nel periodo delle gite scolastiche assumevo personale. Questo l’ex sindaco di Cerveteri Gino Ciogli lo aveva considerato e infatti fu l’unico a non intraprendere nessuna azione contro la mia attività. Non sono per nulla soddisfatta, poiché il soldi per pagare gli avvocati assunti dal sindaco Pascucci provengono dalle tasche dei contribuenti Cerveterani, così come il risarcimento ordinato dalla Suprema Corte di Cassazione”.
