mercoledì, Aprile 24, 2024

Migranti, incendio su un barcone a largo di Lampedusa: morti due bambini

È stata un’avaria al motore dell’imbarcazione a causare la scintilla che ha fatto infiammare il carburante presente sul barcone, facendo così divampare l’incendio che ha provocato la morte di due bambini, deceduti per le gravi ustioni, che viaggiavano assieme ad altre 36 persone a bordo dell’imbarcazione soccorsa ieri al largo di Lampedusa. Questa la ricostruzione fornita dagli inquirenti a seguito delle indagini della Capitaneria di porto e della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, incaricata dal procuratore capo, facente funzione, Salvatore Vella. Le fiamme, secondo la ricostruzione, sarebbero partite dal carburante caricato sull’imbarcazione dagli scafisti per affrontare il viaggio. A soccorrere il barchino, con a bordo in tutto 38 persone, è stato prima un peschereccio tunisino che ha allertato la Guardia costiera. Oltre ai due piccoli, un bimbo di un anno e una bimba di 10 mesi, già deceduti all’arrivo dei soccorritori, a bordo dell’imbarcazione erano presenti altri 5 feriti, tra cui una donna in gravissime condizioni, che sono stati trasferiti, in elisoccorso, al Centro Grandi ustioni di Palermo. Gli inquirenti procedono per le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, come avviene per ogni sbarco, e morte come conseguenza di altro reato. Intanto, nella giornata di oggi, sono state 414 le persone imbarcate sul traghetto di linea Veronese che giungerà in serata a Porto Empedocle. A disporre il trasferimento, per alleggerire le presenze all’interno dell’hotspot di Lampedusa, è stata la Prefettura di Agrigento d’intesa con il Viminale. All’alba, nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola, c’erano 998 persone.
Redazione
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