Usura, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi comuni da sparo. Sono i reati, tutti aggravati dalla finalità di favorire il clan di camorra ‘Baratto-Volpe’ (attivo nel quartiere napoletano di Fuorigrotta e rientrante nella sfera di influenza e controllo del ‘Sistema’), che hanno fatto scattare 11 arresti eseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Napoli su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. Tra gli indagati, fanno sapere i militari, “figura un appartenente all’Arma dei Carabinieri”, accusato di aver commesso il “delitto di corruzione per il compimento di un atto contrario ai doveri d’ufficio”. Nel corso delle indagini, inoltre, sono emersi nove casi di usura, commessi in danno di esercenti attività imprenditoriali (tra cui un noto ex calciatore del calcio Napoli), a fronte dei quali gli indagati avrebbero applicato tassi di interesse variabili tra il 25% ed il 40%.