lunedì, Aprile 29, 2024

Governo, sul tavolo del Cdm di Giorgia Meloni i sottosegretari, la Giustizia e il Covid

Giustizia e salute. Sono questi i temi che il premier Giorgia Meloni affronterà domani, lunedì 31 ottobre alle 12, durante il Consiglio dei ministri. Sul tavolo del nuovo governo c’è anche la questione della composizione della squadra dei sottosegretari, partita che il presidente del Consiglio punta a chiudere proprio entro domani. In vista del Cdm la titolare del governo ha fatto il punto della situazione con alcuni dei suoi ministri. Al primo punto, c’è un decreto legge per mantenere il cosiddetto ‘ergastolo ostativo’, considerato dal governo Meloni “uno strumento essenziale” nel contrasto alla criminalità organizzata. Un provvedimento, sottolineano fonti di Palazzo Chigi, “prioritario” e diventato “urgente” alla luce dell’udienza della Corte costituzionale, fissata per l’8 novembre. Il testo in esame ricalca il disegno di legge già approvato nella passata legislatura dalla Camera e punta a evitare le scarcerazioni facili dei mafiosi, consentendo l’accesso ai benefici penitenziari al condannato che abbia dimostrato “una condotta risarcitoria” e “la cessazione dei suoi collegamenti” con la criminalità organizzata. “Una corsa contro il tempo – è il ragionamento del governo – per garantire sicurezza sociale” e impedire che il detenuto lasci il carcere “pur in costanza del vincolo associativo”. Sempre sul tema della giustizia, il Consiglio dei ministri affronterà il rinvio al 30 dicembre 2022 dell’entrata in vigore di alcune disposizioni della riforma Cartabia, “raccogliendo le criticità già emerse nel dibattito parlamentare e che sono state confermate in questi giorni dagli operatori del diritto con una lettera al ministro della Giustizia”, hanno spiegato sempre fonti della Presidenza del Consiglio, rimarcando come il provvedimento intenda “rispettare le scadenze del Pnrr” e “consentire la necessaria organizzazione degli uffici giudiziari”.  Anche la salute sarà al centro di uno dei provvedimenti al vaglio dell’esecutivo. Il Cdm infatti si appresta ad approvare l’anticipo al 1° novembre della scadenza dell’obbligo vaccinale per chi esercita la professione sanitaria e lo stop alle sanzioni per chi non ha rispettato l’obbligo. Con questa norma – secondo Palazzo Chigi – il governo vuole “dare seguito all’indicazione tracciata dal Presidente Meloni nelle sue dichiarazioni programmatiche rese in Parlamento” e segnare così “un primo atto di discontinuità, rispetto ai precedenti esecutivi, nella gestione della pandemia da Covid-19”.
Redazione
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