sabato, Maggio 4, 2024

Roma, ecco le sei mostre da non perdere per il mese di novembre

Chiuderà il 6 novembre “The Thin Line”, mostra dei fotografi Alessio Romenzi e Christian Tasso allestita allo Spazio Maxxi in occasione dei 30 anni di Intersos: dedicato ad alcune delle più gravi crisi umanitarie dei nostri giorni, il percorso costituisce un viaggio per immagini tra Ucraina, Yemen, Afghanistan, Nigeria, Iraq e Libano.
Torna Roma Arte in Nuvola, l’Ucraina Paese ospite
Non solo una fiera, quanto piuttosto uno spettacolo che celebra la vitalità dell’arte, attraverso più di 140 gallerie italiane e internazionali, due mostre, performance dal vivo tutte al femminile e talk dalla forte impronta divulgativa, e con la presenza dell’Ucraina come Paese ospite per gridare forte il valore della pace: dopo il felice esordio del 2021, con oltre 30mila visitatori, torna “Roma Arte in Nuvola”, fiera internazionale di arte moderna e contemporanea ideata e diretta da Alessandro Nicosia, con la direzione artistica di Adriana Polveroni, la cui seconda edizione si svolgerà dal 17 al 20 novembre alla Nuvola di Fuksas. Pensata per diventare un punto di riferimento del mercato e del collezionismo italiano del Centro e del Sud (ma con un occhio alla dimensione internazionale), e al tempo stesso per attirare nuovo pubblico giovane appassionato d’arte, la Fiera – organizzata da C.O.R Creare Organizzare Realizzare – è un contenitore che si configura come una festa partecipata e inclusiva: oltre 140 gallerie saranno centrali con la loro offerta artistica (più di 60 le nuove partecipazioni rispetto al 2021), affiancate da performance dal vivo tutte al femminile e talk con esperti. Quindici saranno i progetti speciali, tra cui due mostre, una dedicata a Piero Dorazio (con Tornabuoni Arte), con 30 opere dell’artista, e l’altra dal titolo “I grandi capolavori dell’Eur. Una apparizione di valori”, che presenta le opere d’arte di proprietà di Eur S.p.a. Nel programma grande risalto al progetto espositivo “Si vis pacem” dedicato al Paese ospite, l’Ucraina, la cui presenza ha un forte valore simbolico e politico: curato da Yevhen Bereznitsky, direttore della Bereznitsky Art Foundation, il progetto si focalizza sull’arte ucraina della seconda metà del XX secolo e su quella contemporanea, nonché sulle opere realizzate direttamente come reazione all’aggressione militare russa.
“Pendio piovoso frusta la lingua”
Fino al 19 febbraio 2023 è visitabile la personale di Diego Perrone “Pendio piovoso frusta la lingua” al Macro. La mostra unisce opere degli ultimi 20 anni a 5 nuovi lavori: due opere/display, una distorsione dello spazio, un video e una serie fotografica. Dal 30 settembre al 3 dicembre Galleria Continua ospita “Elegy”, mostra dell’artista cubano Yoan Capote: nel percorso le opere fanno riferimento al paesaggio con un approccio concettuale ed emotivo e riflettono sul tema della migrazione da una prospettiva locale e universale.
“Domiziano imperatore. Odio e amore”
L’esaltazione della gens Flavia e l’intensa attività edilizia, dentro e fuori Roma, lo sfarzo ma anche la devozione agli dei, accanto all’attenzione alla buona amministrazione e al rapporto con l’esercito e con il popolo: cerca di restituire la profondità e le sfumature di una figura non pienamente compresa dalla storia la mostra “Domiziano imperatore. Odio e amore”, aperta al pubblico e allestita a Villa Caffarelli, la nuova sede espositiva dei Musei Capitolini. In programma fino al 29 gennaio 2023, l’esposizione è frutto di un importante accordo internazionale tra la Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali e il Rijksmuseum van Oudheden di Leiden, dove dal dal 17 dicembre 2021 al 22 maggio 2022 si è svolta “God on Earth. Emperor Domitian”. Riprendendo quella mostra, ma stravolgendone l’impianto del racconto, il progetto capitolino – curato da Claudio Parisi Presicce, Maria Paola Del Moro e Massimiliano Munzi – torna sul personaggio di Domiziano per restituirne un’immagine più equilibrata, diversa da quella basata su fonti storiche e letterarie a lui avverse, ossia quella di un imperatore che non pretese e non incoraggiò la formula autocratica “dominus et deus”, ma che seppe dare un’impronta significativa alla città di Roma. In un percorso articolato in 15 sale, le circa 100 opere provenienti da alcuni dei più importanti musei internazionali e italiani (58 in arrivo dalla mostra di Leiden e 36 aggiunte per l’edizione romana), tra statue e mosaici, armi e monete, cammei, frammenti di affreschi, edicole funerarie, altorilievi ed elementi architettonici costruiscono un racconto di ampio respiro, che chiarisce le fasi dell’esistenza di Domiziano, dalla nascita al matrimonio, dalla perdita dell’unico figlio alla congiura in cui fu ucciso, fino al decreto senatorio di damnatio memoriae, la cui applicazione non fu comunque eseguita con effettiva sistematicità.
I 20 anni del Parco della Musica, otto mesi di festa a Roma
Da 20 anni la musica a Roma è cambiata. Merito dell’ Auditorium progettato da Renzo Piano, l’affascinante struttura architettonica intitolata recentemente a Ennio Morricone che ha ospitato migliaia di eventi, appuntamenti, festival ed esibizioni con le grandi stelle e le promesse della classica, del pop, del rock e del jazz. Per il compleanno particolare del Parco della Musica che nel 2002 cominciò a muovere i suoi primi passi proprio il giorno del Natale di Roma, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Musica per Roma hanno previsto otto mesi di festeggiamenti che cominceranno appunto il 21 aprile con un concerto preceduto dagli interventi del sindaco Roberto Gualtieri, del presidente della Regione Nicola Zingaretti e degli esponenti delle due Fondazioni Michele dall’ Ongaro e Claudia Mazzola. I festeggiamenti si concluderanno il 21 dicembre, a 20 anni dalla data di inaugurazione della Sala Santa Cecilia, che ebbe luogo con un concerto diretto da Myung-Whun Chung, allora direttore principale dell’Accademia, e con Maurizio Pollini al pianoforte.
“CRAZY La follia nell’arte contemporanea” al Chiostro del Bramante
Dart – Chiostro del Bramante presenta “CRAZY La follia nell’arte contemporanea”. Si tratta di un grande progetto creativo ed espositivo a cura di Danilo Eccher. Ben 21 artisti di rilievo internazionale, più di 11 installazioni site-specific inedite: per la prima volta le opere d’arte invaderanno gli spazi esterni e interni. Si può visitare fino all’8 gennaio 2023.
Redazione
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