domenica, Maggio 5, 2024

Circa 500 migranti sono stati salvati da motovedette italiane al largo della Sicilia. 89 persone sono stati sbarcati dalla nave Rise Above

Circa 500 migranti sono stati salvati da motovedette italiane al largo della Sicilia. Dalla nave Rise Above, giunta al porto di Reggio Calabria, sono sbarcati tutti gli 89 naufraghi che erano a bordo. L’equipaggio ha potuto lasciare le nave dopo le verifiche effettuate dalle forze dell’ordine. Cresce intanto la tensione nel porto di Catania sulla Humanity 1 e sulla Geo Barents, le due navi delle Ong con il loro “carico residuale”, migranti non considerati in condizione di fragilità e ai quali è stato impedito di sbarcare. Sulla Geo Barents nuova ispezione dell’Usmaf, mentre è stato presentato il ricorso dei legali della Humanity 1 al tribunale civile di Catania con cui si chiede al giudice di ordinare lo sbarco immediato dei 34 migranti rimasti ancora a bordo. La Francia all’Italia: “Applicare il diritto internazionale”.
Legale Humanity 1: ancora nessuna risposta a richiesta asilo
“Non abbiamo ancora avuto risposta né siamo stati convocati sulla richiesta di asilo politico che abbiamo presentato domenica per i 35 migranti rimasti a bordo della Humanity 1”. Lo ha detto il legale della Ong tedesca Sos Humanity, Riccardo Campochiaro, precisando di “avere raccolto le adesioni a bordo e di averle inviate, come di prassi, con una mail certificata alla questura ed alla commissione preposta”. Entro oggi, o al massimo domani, sarà invece presentato il ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento di allontanamento della nave da Catania notificato al comandante della Humanity 1.
Migranti, dopo verifiche equipaggio Rise Above può scendere
Nella prima fase dello sbarco di Reggio Calabria, l’equipaggio della “Rise Above” non è stato fatto scendere dalla nave in attesa che lo stesso fosse identificato dalle forze dell’ordine. Fonti delle forze dell’ordine, infatti, fanno sapere che occorreva verificare se, tra i marittimi a bordo dell’imbarcazione gestita dalla ong “Mission Lifelive”, ci fossero persone non comunitarie per le quali ci potevano essere delle restrizioni. Eseguito l’accertamento e verificato che tutti i componenti sono comunitari, gli stessi hanno avuto la possibilità di scendere sulla banchina.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli