Giorgetti: 21 miliardi per contrasto crisi energetica
“In considerazione dell`incertezza del quadro economico di riferimento, il governo è intenzionato a destinare le risorse disponibili per il 2023 (circa 21 miliardi) al contrasto della crisi energetica, favorendo al contempo politiche di contenimento dei consumi e di risparmio energetico”, ha confermato Giorgetti. “In particolare – ha aggiunto – si prevede il rinnovo per i primi mesi del 2023 delle misure relative ai crediti di imposta in favore delle imprese per l`acquisto di energia e gas, al contenimento degli oneri generali di sistema per le utenze di energia elettrica e gas, al taglio al 5% dell’Iva sui consumi di gas e alla proroga delle agevolazioni tariffarie per i consumi elettrici e di gas in favore degli utenti domestici economicamente svantaggiati”.
Manovra, flat tax anche incrementale e tregua fisco
In vista della manovra il governo ha allo studio “l’estensione della soglia di ricavi e compensi” per le partite Iva che aderiscono al regime forfetario e “un regime sostitutivo opzionale (cd flat tax incrementale) per i titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfetario che potranno assoggettare ad aliquota del 15% una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al maggiore tra i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’Irpef nei tre anni d’imposta precedenti”, ha concluso Giorgetti, aggiungendo tra le misure anche la “tregua fiscale”.
Superbonus, Giorgetti: pesa oltre stime, pregiudica altre misure
I bonus edilizi stanno causando “rilevanti maggiori oneri” rispetto alle stime. “L’incremento, sulla base delle informazioni al primo settembre, segnala uno scostamento complessivo di 37,8 miliardi sull’intero periodo di previsione”. In particolare, per gli anni 2023-2026, i maggiori oneri determinano un peggioramento della previsione delle imposte dirette per importi compresi tra 8 e 10 miliardi in ciascun anno, “che potrebbe pregiudicare l’adozione di altre tipologie di intervento”, ha riferito il ministro sottolineando peraltro che gli oneri del Superbonus potrebbero salire ulteriormente a fine anno.