Sul fronte fisco il governo si prepara alla nuova “tregua”. Le cartelle fino a mille euro potranno essere “cestinate”, mentre per quelle tra mille e 3mila euro “l’imposta evasa può essere ridotta dal 50%”. Sono alcuni dei dettagli dati dal viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo durante la trasmissione “Quarta Repubblica”. Leo ha precisato che sul 50% “si stanno ancora facendo i conti, ma anche la sanzione potrebbe essere ridotta”, probabilmente al 5%, mentre aggi e interessi andrebbero del tutto cancellati.
“Flat tax difficile per dipendenti, ragioniamo sui premi”
“Vorremmo estendere la flat tax incrementale ai dipendenti ma i numeri sono robusti ed è più complesso farlo. I dipendenti però – penso a quelli del settore privato – hanno il premio di produttività sul quale si applica un 10% fino a 3mila euro. Possiamo lasciare il 10% fino a 3mila euro e poi sulla parte che supera i 3mila possiamo applicare il 15%, oppure possiamo applicare il 5% sui 3mila euro”, sono alcune delle ipotesi avanzate dal viceministro Leo.
“Fermeremo il diluvio delle cartelle esattoriali”
Il viceministro è tornato poi sulle questione cartelle spiegando come funzionerebbe il provvedimento ipotizzato dall’esecutivo. “Le cartelle esattoriali? Fermiamo il diluvio. Vi spiego noi che cosa vogliamo fare. Questa massa di cartelle c’è perché nel corso del tempo si sono avvicendati tanti provvedimenti in base ai quali, dopo l’iter che parte dagli avvisi di accertamento spesso non onorati dai contribuenti, si traducono in cartelle esattoriali: in tutto 1.132 miliardi. Di questi, la Corte dei conti ci dice che se ne possono riscuotere solo il 6-7%”.
Costi di riscossione sarebbero superiori all’entrata
Il viceministro dell’Economia e delle Finanze ha ipotizzato quindi che tutte le cartelle di importo inferiore ai mille euro vengano cestinate, in quanto i costi di riscossione sarebbero superiori all’entrata per l’erario. “In una situazione normale si dovrebbe togliere di mezzo questa massa di cartelle non riscuotibili. Faccio degli esempi: i deceduti – ci sono delle cartelle che hanno raggiunto i deceduti e purtroppo non possono più essere onorate; i falliti. Tante cartelle riguardano soggetti che non possono più adempiere alle loro obbligazioni tributarie: queste cartelle vanno necessariamente tolte di mezzo. Sulle restanti cartelle bisogna fare una selezione. Se ci sono cartelle il cui ammontare non supera i 1000 euro, i costi di riscossione sono più elevati rispetto a quello che si può riscuotere. Se la cartella è di 800 euro il costo di riscossione è molto più elevato – solamente le cartelle sino al 2015, già un provvedimento analogo fu adottato dal 2000 al 2010 si azzerarono queste cartelle. Ora se portiamo quella data e la spostiamo in avanti al 2015, tutte le cartelle di un valore inferiore a 1000 euro possono essere cestinate. Non perché vogliamo fare condoni, sconti – ha concluso -, ma perché gli oneri di riscossione sono più elevati”.