lunedì, Aprile 29, 2024

Milano, grande dolore ai funerali del 14enne travolto da un tram in via Tito Livio

E’ il giorno dei funerali di Luca Marengoni, il 14enne investito e ucciso da un tram mentre andava a scuola a Milano, l’8 novembre. Tutta la città si è stretta intorno alla famiglia nella Chiesa dei Santi Nereo e Achilleo per l’ultimo saluto al ragazzino. “Tutti si ricorderanno di te. Ora tu non ci sei più, ti abbiamo avuto con noi solo per 14 anni. In questi anni hai seminato così tanto che noi ci siamo trovati abbracciati da tutta la città, che tu amavi e vivevi. Tutti sono qui per te. Noi sappiamo che in tutti noi hai lasciato una luce e che noi avremo la forza di riemergere dal buco nero in cui siamo ora guidati dalla tua luminosità”, ha affermato il padre leggendo una straziante lettera per il figlio. “Ammiravamo la tua fantasia, la tua capacità di vedere le cose da un altro punto di vista, la tua profondità, qualsiasi tua scelta era frutto di un approfondimento, dalla maglietta alla canzone, dalla scelta della scuola a quella della bicicletta. Proprio quella bicicletta ora straziata”, ha ricordato il padre. “Amavamo la tua sensibilità per i temi ambientali, quando decidevi di partecipare alle manifestazioni per l’ambiente, di dedicarti alla cura degli alberi, di combattere lo spreco di energia e acqua. Ammiravamo la tua capacità di coltivare le amicizie, in ogni luogo che frequentavi, qui e a Policoro”. “Noi non ti vedremo più, non ti vedremo crescere, non sarai fisicamente con noi seduto a tavola. Mamma non ti sveglierà più la mattina, non ti sentirà lamentarti, non ti vedremo circolare con le cuffie in casa, fare la guerra coi cuscini con Enrico, abbracciarsi e litigare con lui e soprattutto non ci stupiremo più di te, perché tu eri in grado di stupirci. Stupirci per la tua capacità di accogliere i ragazzi più fragili, questo l’hai dimostrato sin dai primi anni di scuola. Ti ammiravamo, ammiravamo la tua autonomia nello studio, eri molto brillante e volevi raggiungere i tuoi obiettivi. L’ultimo era imparare parole nuove perché la professoressa di italiano te l’aveva fatto notare in un compito in classe. Ammiravamo la tua capacità di comprendere le persone, nel cercare insegnamenti da coloro che pensavi potessero darti qualcosa, indipendentemente da età, etnia, religione. Il tuo rispetto non era dovuto all’autorità dell’insegnante ma alla sua capacità di migliorarti”. “Con questo raggio di luce, anzi raggio di Luca, riusciremo ad abbattere tutte le barriere e realizzare per te tutti i sogni che avevi. Ciao Luca. Mamma, papà, Enrico”.
Sala: “Straordinario nella sua semplicità”
“Oggi è lutto cittadino a Milano. Vogliamo ricordare Luca anche per il suo essere stato straordinario nella semplicità”. Nella chiesa dei Santi Nereo e Achilleo sale sul pulpito anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha deciso di partecipare al funerale di Luca Marengoni. Tra le centinaia di persone che hanno voluto salutarlo c’erano i suoi compagni della prima D, i suoi amici di scuola, quelli dello sport e dell’impegno ambientale. Ragazzi costretti ad anni di Dad, che si ritrovano assieme per assistere al loro primo funerale. “Abbiamo accolto la richiesta dei genitori di Luca e daremo il suo nome a un albero del progetto Forestami – ha continuato Sala -. Continuando così la sua passione e la dedizione ai temi dell’ambiente”.
Redazione
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