lunedì, Maggio 6, 2024

Manovra del governo, parla Giorgia Meloni: “E’ figlia di scelte politiche, come era giusto che fosse. Abbiamo concentrato le risorse sulle priorità”

La manovra 2023 da 35 miliardi varata ieri dal Consiglio dei ministri “è figlia di scelte politiche, come era giusto che fosse. Abbiamo concentrato le risorse sulle priorità. La considero una manovra coraggiosa, coerente con gli impegni presi con il popolo italiano e che scommette sul futuro”. Così la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa, definendosi “molto soddisfatta del lavoro fatto e dell’approccio da bilancio familiare” della manovra: “quando ti occupi del tuo bilancio e le risorse mancano non stai a preoccuparti del consenso ma di cosa sia giusto fare per far crescere la famiglia nel migliore dei modi, si fanno delle scelte e ci si assume delle responsabilità. In appena un mese abbiamo scritto una legge finanziaria che ricalca e racconta una visione politica”. Meloni spiega che la legge di bilancio “cuba complessivamente 35 miliardi di euro” e vede al centro “due grandi priorità: crescita, che significa mettere in sicurezza il tessuto produttivo, premiare chi si rimbocca le maniche; e giustizia sociale” con “attenzione alle famiglie, ai redditi più bassi e alle categorie più fragili”. Quella approvata dal governo “è una manovra coerente e con una visione: non ci sono bonus né micro questioni, non c’è spazio per piccoli interessi ma per scelte politiche di cui assumiamo la piena responsabilità. Su tutte queste misure noi stiamo iniziando un lavoro. Abbiamo assunti impegni di Legislatura, ma quel che importa è aver aperto un varco in appena un mese su tutte le misure che dovevano caratterizzare il lavoro di questo governo”, rivendica il premier, ringraziando “per la grande responsabilità tutto il Cdm, il clima che si respirava ieri, durante l’approvazione della manovra, era un clima che non si respira solitamente quando si approva” la legge di bilancio. Questa “è una manovra che dà una visione, io non ho visto egoismi. Di questo va ringraziato tutto il Cdm, a partire dai leader delle forze politiche”. Le misure contenute in manovra “crediamo possano essere migliorate dal Parlamento, speriamo in un atteggiamento serio e responsabile delle opposizioni come quello dimostrato da noi”, ha aggiunto Meloni.
ENERGIA – “Dei 35 miliardi, i provvedimenti destinati al caro energia sono pari a circa 21 miliardi di euro. Confermiamo e aumentiamo i crediti di imposta, che passano dal 40% al 45% per le aziende energivore e dal 30% al 35% per le aziende non energivore”, prosegue la presidente del Consiglio.
BOLLETTE – “La Stato interviene per calmierare le bollette per le famiglie” portando a 15mila euro l’Isee, dunque “la platea delle famiglie per la quale lo Stato interviene per calmierare bollette si allarga”.
CUNEO FISCALE– Nella manovra “c’è il taglio de cuneo fiscale, confermiamo il taglio del 2pc per i redditi fino a 35mila euro, prorogato, ma aggiungiamo un 1pc di taglio del cuneo, che arriva al 3pc per i redditi fino a 20mila euro. E’ una misura che aiuta i redditi più bassi. Questa misura, al netto dell’intervento sull’energia, è la più costosa, oltre 4mld al netto. L’altra grande priorità la abbiamo data al taglio del costo del lavoro”. “Se oggi non avessimo avuto il problema delle bollette, avremmo fatto un intervento più significativo sul cuneo”, ma “a me pare che il segnale sia stato chiaro. Dopodiché la platea di chi percepisce un reddito di 35mila o 20 mila euro non è così ristretto”, ma l’iniziativa del precedente governo “io non la contestavo affatto. La prima cosa che ci siamo detti con Giorgetti è ‘va confermata e aumentata’”.
FAMIGLIA – Nella manovra “1,5 miliardi sono stati destinati alle famiglie, un impegno che non credo abbia precedenti nei governi recenti”. Tra le misure quella che “rende strutturale l’assegno per i figli disabili, che paradossalmente non lo era”, rivendica il premier, ribadendo che “noi abbiamo sempre detto che il nostro primo impegno, ancor prima del cuneo, era il sostegno alla natalità, perché se continuiamo a guardare all’oggi senza pensare al domani nulla reggerà”, a partire dal “welfare. In passato si è fatta la scelta di guardare all’oggi, noi abbiamo fatto una scelta diversa. Per noi le due scelte fondamentali sono cuneo fiscale e famiglie. Poi ci sono stati anche altri provvedimenti, ma a me pare che il segnale sia stato chiaro”.
CONGEDI – A questo proposito “una misura importante è quella sul congedo parentale. Era retribuito al 30%, noi aggiunto un mese di congedo facoltativo ma retribuito all’80%, fino ai 6 anni di vita del bambino. Una scelta che introduce una specie di salvadanaio del tempo che le madri possono utilizzare in caso di difficoltà evitando di incorrere in situazione economiche difficili”.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli