venerdì, Aprile 26, 2024

Manovra del governo, per Bonomi (Confindustria): “Manca un intervento forte sul cuneo fiscale”

Per il presidente di Confindustria Carlo Bonomi nella prossima legge di bilancio che il Governo si appresta a varare oggi “manca un intervento forte sul cuneo fiscale: serve un intervento choc”, lo ha detto alla assemblea di Confindustria Genova. Dove trovare le risorse: “Sotto 35 mila euro si è perso potere d’acquisto per cui l’unico modo è tagliare le tasse sul lavoro cercando 16 miliardi”. Bonomi ha sottolineato che “le risorse si trovano riconfigurando il 4-5 per cento della spesa pubblica”, aggiungendo che “in questo modo si può dare una mensilità in piu per tutta la vita lavorativa”. Secondo il leader degli industriali “bisogna concentrarsi sulle priorità del paese: energia, finanza pubblica e lavoro. Sono urgenze ed emergenze: ed è importante fare presto e bene. Occorrono per questo interventi tempestivi, ben scritti, ben spiegati”. Nel suo intervento il presidente di Confindustria avverte: “Se il nuovo governo ha difficoltà a mettere in bilancio subito un taglio forte sul cuneo fiscale potrebbe però annunciarlo per il 2023 e il 2024, ma non a parole, mettendolo per iscritto”. E aggiunge: “Se invece, come ho sentito si darà spazio a prepensionamenti, finte flat tax e bonus sull’Irpef non lo capiremo. Perché è chiaro che certi interventi sono fatti per rispondere alle promesse elettorali mentre le vere emergenze sono altre”. Giudizio positivo sull’ “intenzione di mettere risorse su caro bollette per imprese e famiglie”. Perché “per fortuna ora ci sono le risorse – ha detto – grazie all’extra gettito prodotto negli ultimi anni ma come faremo il prossimo anno con un rallentamento previsto dello 0,6%?” Per Bonomi è positivo anche il “gas release perché aumentare produzione gas nazionale è importante. Siamo perplessi però perchè qualcuno vuole impedire il rigassificatore di Piombino. Cingolani ha spiegato bene che serve entro i primi tre mesi del 2023. In Germania mentre noi discutiamo ancora ne hanno fatto uno in duecento giorni e sta già entrando in funzione”. Inoltre, Bonomi apprezza l’intenzione del governo di “mantenere la barra dritta sulla finanza pubblica senza smarrire il piano Draghi sulla riduzione del debito”. Ma “bisogna anche fare una riflessione sulla spesa sociale – ha aggiunto perché negli ultimi anni è raddoppiata ma è raddoppiato anche il numero dei poveri. Stare attenti al debito pubblico significa stare attenti all’interesse del Paese”.
Redazione
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