Dopo la ‘tregua’ forzata dovuta al Covid nel 2020, in larga parte dovuta alle restrizioni delle possibilità di spostamento, le strade del Lazio tornano drammaticamente a tingersi di sangue. Nel solo 2021, infatti, si sono verificati nel Lazio 17.486 incidenti stradali che hanno causato la morte di 288 persone e il ferimento di altre 23.048: un anno, quello scorso, caratterizzato dalla ripresa graduale delle attività e del traffico stradale che però ancora risente, in chiave 2022, di periodi di lockdown leggeri attuati durante l’anno e diversificati sul territorio. A diffondere i dati è l’Istat, che oggi ha pubblicato i risultati del report sugli ‘Incidenti stradali nel Lazio 2021’. Impietoso il confronto con il 2020: rispetto al primo anno di pandemia aumentano gli incidenti (+31,5%), le vittime della strada (+10,3%) e i feriti (+29,2%); per gli incidenti e i feriti gli incrementi nel Lazio sono maggiori di quelli rilevati nell’intero Paese (rispettivamente +28,4% e +28,6%) mentre per il numero delle vittime della strada l’incremento è minore di quanto registrato a livello nazionale (+20,0%). I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, riferiti ai decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale. Per il nuovo decennio di iniziative 2021-2030, gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono l’ulteriore dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di benchmark (fissato nel 2019) e il monitoraggio di specifici indicatori di prestazione, Key Performance Indicators (sui temi: infrastrutture, veicoli, infrastrutture stradali, assistenza post-incidente), che l’Italia si prepara a fornire. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte nel Lazio del 38,4%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2021 si registrano variazioni, rispettivamente di -36,0% e -30,1%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale rimane pressoché invariato (1,6 deceduti ogni 100 incidenti nel 2010 e 1,7 nel 2021), valore leggermente inferiore alla media nazionale (1,9 decessi ogni 100 incidenti). Nel 2021 l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) deceduti in incidente stradale si attesta su un valore inferiore alla media Italia (37,5% contro 43,9%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione è superiore nel 2021 a quello nazionale (57,6% contro 50,9%). Sempre tra 2010 e 2021 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata nel Lazio, passando da 16,9% a 24,0%, come nel resto del Paese (da 15,1% a 16,4%). Nel 2021 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 16 miliardi e 400 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (277 euro pro capite) e in circa 1,8 miliardi di euro (311,2 euro pro capite) per il Lazio; la regione incide per il 10,9% sul totale nazionale. Tra il 2020 e il 2021 l’indice di lesività diminuisce da 134,1 a 131,8; diminuiscono anche l’indice di mortalità, passando da 2,0 a 1,7 decessi ogni 100 incidenti, e quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100), che diminuisce da 1,4 a 1,2. L’incidentalità stradale è più alta nei capoluoghi, sul litorale e nelle province di Roma, di Frosinone e di Rieti, dove si concentrano i comuni in cui sono verificati più di 1,9 incidenti ogni 1.000 abitanti. Gli indici di mortalità e di gravità raggiungono i valori più elevati (rispettivamente, oltre 9 morti ogni 100 incidenti stradali e 5,1 morti ogni 100 persone morte o ferite in incidenti stradali), soprattutto tra i comuni delle province di Frosinone e Latina. L’indice di lesività raggiunge i valori più elevati (oltre 149,9 feriti ogni 100 incidenti stradali) nei comuni situati prevalentemente nelle province di Frosinone e Roma.
(Fonte: Agenzia Dire, www.dire.it)