Il fondatore della milizia di destra Oath Keepers, Stewart Rhodes, è stato giudicato colpevole di ‘cospirazione sediziosa’, per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio del 2021, da parte dei sostenitori di Donald Trump. La condanna è una vittoria per il dipartimento di Giustizia americano, che ha sempre sostenuto che l’attacco al Campidoglio è stato più di una semplice protesta politica sfuggita di mano, ma piuttosto un violento attacco alla sede della democrazia americana e un tentativo per tenere Joe Biden lontano dalla Casa Bianca con ogni mezzo possibile. Rhodes, che indossa una benda sull’occhio dopo essersi accidentalmente sparato in faccia con la sua stessa pistola, è uno degli imputati più importanti dei circa 900 accusati finora in relazione all’attacco. Ex paracadutista e avvocato radiato dall’albo, Rhodes ha studiato a Yale Law. Nel processo durato otto settimane, lui e i suoi quattro soci sono stati accusati di aver fomentato un complotto per usare la forza con l’obiettivo di impedire al Congresso di certificare la vittoria elettorale di Joe Biden, nel 2020. Anche un altro membro degli Oath Keepers, Kelly Meggs, è stato giudicato colpevole di cospirazione sediziosa mentre gli altri tre coimputati, Kenneth Harrelson, Jessica Watkins e Thomas Caldwell, sono stati assolti dalla stessa accusa. Durante il processo, Watkins ha ammesso di aver ostacolato gli agenti di polizia e si è scusato. Il dipartimento di Giustizia Usa ha affermato che Rhodes e gli Oath Keepers “hanno escogitato un piano per una ribellione armata, cospirando per opporsi con la forza al governo degli Stati Uniti”. La difesa degli imputati ha criticato la sentenza definendo il processo un “atto politico condotto dall’amministrazione Biden contro i sostenitori del suo predecessore, Donald Trump”.
