sabato, Maggio 4, 2024

L’avvocato Angeletti: “La morte di Saman Abbas è stata atroce”

Una morte atroce quella di Saman Abbas, la 18enne pachistana per il cui omicidio sono indagati i familiari. Così intervistato dal Tgr Lombardia l’avvocato Riziero Angeletti, parte civile nel procedimento con l’Unione delle Comunità islamiche in Italia, che ieri ha partecipato all’esame autoptico sui resti trovati in un casolare il 18 novembre scorso: “Da questo primo esame parziale ma certamente importante ne è derivata una considerazione sulle modalità di esecuzione dell’uccisione della ragazza – ha detto l’avvocato – che forse non corrispondono a quelle che pensavamo fino ad oggi, e certamente sono più atroci”. L’autopsia è durata 7 ore. L’esame è stato svolto dal laboratorio di anatomatopologia forense dell’Università di Milano, da Cristina Cattaneo e Dominic Salsarola, periti incaricati dalla Corte d’Assise di Reggio Emilia. All’incidente probatorio hanno assistito gli avvocati delle difese e di parte civile coi consulenti da essi nominati. La Corte ha fissato, il 23 novembre scorso durante l’udienza di conferimento, in 60 giorni il termine ultimo per i risultati.  Il 10 febbraio, invece, comincerà il processo a Reggio Emilia. Cinque gli imputati: lo zio Danish Hasnain, i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq (tutti e tre in carcere), il padre Shabbar Abbas (arrestato un mese fa in Pakistan, dove si è in attesa dell’udienza che decida sull’estradizione) e la madre Nazia Shaheen (ancora latitante in patria). Devono tutti rispondere di omicidio premeditato in concorso, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Redazione
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